Suscita scalpore il fatto che con il Paese in guerra, Volodymyr Zelensky e la moglie Olena Zelenska abbiano deciso di apparire sulla famosa rivista di moda.
Con il Paese scosso e devastato da una guerra che va avanti da mesi, il fatto di posare per la copertina è stato da moltissimi (compreso l’illustre politologo Ian Bremmer) catalogato come una “pessima idea”. Su Twitter, il politologo ha commentato osservando come seppur è vero che sin dall’inizio, per certi versi, si è trattato di una guerra di propaganda e di “informazione”, stavolta, lo scivolone del presidente e di sua moglie è stato dall’esperto definito come “un passo falso da parte di Kiev”.
La critica di Bremmer
In pieno stile Vogue, all’intervista è stato ovviamente corredato un photoshoot realizzato dalla celebre fotografa Annie Liebovitz con il suo talento indistinguibile e inconfondibile. Ha già fotografato gli Obama, Joe Biden, Jill Biden, Kamala Harris, Hillary Clinton, Elizabeth Warren.
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Nonostante però l’inconfutabilità dell’impeccabilità del servizio in sè, dal “trucco”al “parrucco”, stavolta c’è una nota di fondo stridente: il fatto che lui sia il presidente di un Paese dilaniato dalla guerra oramai da 5 lunghi mesi.
Eppure, pare, la scelta di andare in copertina è stata una scelta a lungo ponderata. Ciononostante, considerando la reazione del pubblico, pare non essere stata però col senno di poi una buona idea.
Alla polemica ha però riposto la first lady: “Essere sulla copertina di Vogue è un grande onore e un sogno per molte persone in vista e di successo nel mondo. L’unica cosa che auguro a tutti loro è che ciò non accada perché c’è una guerra nel loro Paese”.