Victoria Cabello e la sindome di Lyme: cosa è, e come si cura

By Redazione

Dopo anni lontana dai riflettori, Victoria Cabello torna in tv come concorrente di Pechino Express.

La presentatrice, peraltro ex fidanzata di uno dei concorrenti dell’ultima edizione del GF Vip, Barù Gaetani, è partita all’avventura con il suo amico fraterno Paride Vitale.

In una intervista al Corriere, la conduttrice definisce il suo approdo a Pechino Express come la “scossa che mi serviva per uscire dalla bolla che mi ero creata”.

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La malattia

Quando Victoria parla di bolla, lo fa in riferimento alla malattia che l’ha colpita: la malattia di Lyme, che ha segnato la sua vita irrimediabilmente.: “Ho vissuto un periodo debilitante. Avevo problemi di memoria, non ricordavo molte parole. Ed ero semi paralizzata. Questo mi ha creato non poche insicurezze: non ero più certa di essere in grado anche solo fisicamente di tornare in tv” dice oggi, commossa dalle persone che sempre hanno sperato di vederla ancora in tv.

Victoria spiega anche di essere approdata a Pechino su consiglio del suo analista.

“Sono andata grazie alla mia analista”. Aggiungendo: “Seriamente, mi hanno aiutato moltissimo a ritrovare fiducia in me stessa. Penso che certe cose che ho fatto in tv fossero un po’ troppo avanti per l’epoca, ma il mio interesse è sempre stato cercare strade nuove e non conformarmi alle regole. Pechino, in questo senso, mi ha fatto ritrovare la voglia di mettermi in gioco. Mi sono buttata e ne avevo bisogno”.

Cosa è la sindrome di Lyme

La sindrome di Lyme è, secondo manuale, una “infezione trasmessa dalle zecche e causata dalla spirocheta Borrelia spp”.

I sintomi della malattia di Lyme sono: “rash cutaneo eritematoso migrante, che può essere seguito dopo settimane o mesi da alterazioni neurologiche, cardiache o articolari”.

E’ una malattia subdola perché spesso presenta sintomatologie facilmente confondibili con altre malattie.

Test sierologici possono individuare la presenza della malattia, affinché si intervenga tempestivamente con la cura, che prevede l’uso di antibiotici come doxiciclina o ceftriaxone.

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