In questo articolo torniamo a parlare del vaiolo delle scimmie e di una variante non nuova, nota come Mpox. Il vaiolo delle scimmie è un’infezione zoonotica, ossia trasmessa dagli animali all’uomo, causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo. Scoperto per la prima volta nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958, il virus è diffuso principalmente in Africa, tra primati e piccoli roditori.
Pur essendo meno grave e meno facilmente trasmissibile rispetto al vaiolo umano, il Mpox ha destato preoccupazione a livello globale a causa della sua recente diffusione in diversi paesi al di fuori delle aree endemiche. L’attuale epidemia ha visto la maggior parte dei casi concentrarsi tra uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini (MSM), con pratiche sessuali che hanno facilitato la trasmissione del virus all’interno di gruppi con partner multipli. Sebbene il virus non si trasmetta facilmente da persona a persona, la natura delle lesioni osservate suggerisce che la trasmissione possa avvenire durante rapporti intimi.
L’OMS ha dichiarato l’epidemia in corso un’Emergenza di salute pubblica internazionale (PHEIC), e le autorità sanitarie continuano a monitorare attentamente la situazione, implementando misure preventive per evitare una diffusione più ampia del virus. (Fonte: ISS)
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Vaiolo delle scimmie, OMS e la dichiarata emergenza internazionale
Il Vaiolo delle scimmie con la variante Mpox sta creando preoccupazione per l’aumento dei casi in Africa, tanto da spingere l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a dichiarare nuovamente lo stato di emergenza sanitaria internazionale (PHEIC). L’epidemia è particolarmente grave nella Repubblica Democratica del Congo, dove dall’inizio del 2024 sono stati registrati oltre 15.000 casi sospetti e confermati, superando il totale dell’anno precedente. La diffusione del virus è attribuita a un nuovo ceppo, Clade 1b, che si sta propagando anche in paesi vicini come Kenya, Ruanda e Uganda.
Le categorie più a rischio includono i bambini, particolarmente vulnerabili a causa della malnutrizione, insieme a sex worker e uomini gay. Nonostante siano stati sviluppati dei vaccini, la distribuzione rimane insufficiente, con solo 200.000 dosi disponibili rispetto ai 10 milioni necessari per l’Africa.
La situazione richiede una risposta internazionale coordinata per controllare la diffusione del virus e prevenire ulteriori decessi. I sintomi del vaiolo delle scimmie includono febbre, dolori muscolari, linfonodi ingrossati ed eruzioni cutanee che evolvono in vescicole e croste. Nonostante la bassa mortalità, l’aumento dei casi al di fuori delle aree endemiche africane continua a destare preoccupazione globale.
In Italia: situazione sotto controllo sul vaiolo delle scimmie. Attenzione alta su viaggiatori, bambini e adolescenti
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha segnalato un’alta probabilità che si verifichino nuovi casi importati di Mpox in Europa, in particolare a causa della variante Clade 1. Nonostante ciò, il rischio complessivo per la popolazione generale dell’UE e dello Spazio Economico Europeo (SEE) è considerato basso. L’Ecdc ha sottolineato l’importanza di rafforzare le misure di sorveglianza, i test di laboratorio e il tracciamento dei contatti per prevenire la diffusione del virus.
In Italia, la situazione è sotto controllo, senza casi confermati della variante Clade 1. Il Ministero della Salute, in collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha potenziato la rete di sorveglianza diagnostica e mantiene un’adeguata scorta di vaccini. Il Ministero sta anche pianificando strategie di contenimento nel caso di variazione dello scenario attuale. (Fonte ufficiale)
A livello internazionale, l’azienda danese Bavarian Nordic, produttrice del vaccino contro il vaiolo delle scimmie, ha chiesto l’autorizzazione all’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) per estendere l’uso del vaccino agli adolescenti tra 12 e 17 anni. Attualmente, il vaccino è approvato solo per i maggiorenni. La decisione arriva dopo che l’OMS ha dichiarato un’emergenza sanitaria globale a causa dell’epidemia in corso. Bavarian Nordic ha già 500.000 dosi disponibili e prevede di produrne 10 milioni entro il 2025, ma è in attesa di ordini dai vari Paesi.
I primi casi di Mpox al di fuori dell’Africa sono stati segnalati in Svezia e Pakistan, ma le autorità locali, come quelle svedesi, rassicurano la popolazione, sottolineando che non c’è motivo di allarme immediato. Tuttavia, l’OMS ha avvertito che potrebbero emergere nuovi casi importati in Europa nelle prossime settimane.