Il Senato Usa approva il piano per evitare lo shutdown: scongiurata la chiusura delle attività governative

By Loredana Di Stefano

Dopo settimane di tensioni e negoziati, il Senato degli Stati Uniti ha approvato in extremis un piano per il finanziamento delle attività del governo federale, evitando così lo shutdown, ovvero la sospensione delle attività non essenziali dell’esecutivo. Questo provvedimento, approvato poco dopo la scadenza della mezzanotte, garantisce la continuità operativa fino al prossimo 14 marzo, un sollievo per milioni di lavoratori e cittadini americani nel delicato periodo natalizio.

Approvazione bipartisan e rapidità decisionale

Il disegno di legge è stato approvato con una maggioranza schiacciante in entrambe le camere del Congresso:

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  • Al Senato, ha ricevuto 85 voti favorevoli contro 11 contrari.
  • Alla Camera dei Rappresentanti, ha ottenuto un larghissimo consenso con 366 sì e soli 34 no.

Ora il provvedimento attende la firma del presidente Joe Biden per entrare ufficialmente in vigore. La Casa Bianca, pur avendo raggiunto il limite della mezzanotte, ha evitato di dichiarare la chiusura delle attività contando sull’immediato intervento dei senatori, che hanno accelerato il voto per scongiurare una crisi.

Donald Trump
Donald Trump

Cos’è lo shutdown e quali sono le sue conseguenze?

Lo shutdown si verifica quando il Congresso non riesce ad approvare un budget per il finanziamento del governo federale entro i tempi stabiliti. Questo comporta la sospensione delle attività non essenziali, con impatti diretti e indiretti su milioni di persone. Se non fosse stato approvato il piano:

  • 800.000 dipendenti federali avrebbero rischiato il congedo non retribuito o il lavoro senza stipendio.
  • Servizi pubblici essenziali come i parchi nazionali, i programmi di assistenza alimentare e le scuole materne finanziate a livello federale avrebbero subito chiusure o riduzioni.
  • Soccorsi e aiuti per le comunità colpite da disastri naturali sarebbero stati gravemente rallentati.
  • Impatto economico: gli effetti di uno shutdown prolungato potrebbero minare la fiducia dei mercati finanziari e rallentare l’economia.

L’ultimo shutdown negli Stati Uniti, avvenuto tra il 2018 e il 2019 durante l’amministrazione Trump, è durato 35 giorni, il più lungo nella storia americana, e ha causato gravi disagi economici e sociali.

I contenuti del piano approvato

Il piano approvato rappresenta un compromesso tra le diverse fazioni politiche. Ecco i punti principali:

  • Garanzia di finanziamento: il governo federale sarà operativo fino al 14 marzo.
  • Pagamento degli stipendi: saranno assicurati i salari dei lavoratori federali.
  • Fondi temporanei: previsto un sostegno economico per il funzionamento dei programmi governativi essenziali.

Tuttavia, alcune richieste politiche sono state escluse dal testo finale:

  • No al tetto del debito: non è stato incluso l’aumento del limite del debito federale, tema che aveva generato forti divisioni.
  • Taglio a progetti locali: esclusi finanziamenti per specifici progetti infrastrutturali, come la ricostruzione del ponte crollato a Baltimora.
Former President of the United States Donald Trump speaking with attendees at an Arizona for Trump rally at Desert Diamond Arena in Glendale, Arizona. Foto da Wikimedia - Gage Skidmore from Surprise, AZ, United States of America
Former President of the United States Donald Trump speaking with attendees at an Arizona for Trump rally at Desert Diamond Arena in Glendale, Arizona. Foto da Wikimedia – Gage Skidmore from Surprise, AZ, United States of America

Un risultato importante in un momento critico

Il compromesso raggiunto è stato definito un successo bipartisan, ma il percorso per arrivare all’approvazione non è stato privo di ostacoli. Settimane di trattative hanno visto momenti di forte tensione, con divisioni non solo tra i due principali partiti, ma anche all’interno delle stesse formazioni politiche.

In particolare:

  • Donald Trump e Elon Musk: entrambi hanno avuto un ruolo nel condizionare il dibattito politico, spingendo i Repubblicani a bocciare versioni precedenti del piano.
  • Critiche Democratiche: i membri del Partito Democratico hanno espresso preoccupazione per l’influenza di figure non elette nel processo decisionale.
  • Mike Johnson sotto pressione: lo Speaker della Camera ha affrontato dure critiche interne al Partito Repubblicano, ma è riuscito a difendere l’accordo come una scelta necessaria per garantire la stabilità.
shutdown
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Le prospettive future: una soluzione temporanea

L’approvazione del piano rappresenta una soluzione temporanea: il finanziamento governativo è garantito solo fino al 14 marzo. Questo significa che, entro quella data, il Congresso dovrà tornare a discutere per evitare un nuovo rischio di shutdown. Considerando il clima politico attuale, le prossime trattative si preannunciano complesse.

Le tensioni non sono destinate a diminuire, soprattutto con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 2024, che vedranno i due partiti principali contendersi non solo la Casa Bianca ma anche il controllo del Congresso.

Il Natale è salvo, ma le sfide restano

Grazie a un raro esempio di collaborazione bipartisan, gli Stati Uniti sono riusciti a evitare una crisi amministrativa che avrebbe avuto ripercussioni su milioni di cittadini. Tuttavia, il problema dello shutdown non è stato eliminato, ma solo rinviato. Le prossime settimane saranno cruciali per definire un piano di lungo termine, mentre il Congresso americano si prepara a un anno segnato da battaglie legislative e divisioni politiche.

Il Natale, almeno per ora, è salvo, ma il futuro resta incerto.