L’Unione Europea deve cambiare per non lasciarsi travolgere da Stati Uniti e Cina: le proposte di Mario Draghi

By Iole Di Cristofalo

Un Unione Europea non chiusa in sé stessa ma attenta a come crescono Usa e Cina

Il discorso di Mario Draghi sul futuro dell’Unione Europea rispetto alle principali potenze economiche come gli Stati Uniti e la Cina si rivela di estrema importanza. Queste due grandi entità economiche sono in grado di adottare politiche industriali e strategiche più agili, orientate verso il proprio interesse e capaci di relegare le altre economie a un ruolo subordinato, anche all’interno di un contesto di dialogo e cooperazione politica.

Unione Europea

L’ex primo ministro ha tenuto il suo discorso presso La Hulpe, durante una conferenza di alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali, organizzata sotto la presidenza belga dell’Unione Europea. Draghi ha sottolineato l’importanza cruciale di prendere decisioni nette e chiare riguardo alle tecnologie e alla difesa, considerando che gli Stati Uniti e la Cina investono maggiormente nel settore digitale rispetto all’Unione Europea.

Sintesi del discorso di Mario Draghi per l’Unione Europea, i punti cardini del suo programma di cambiamento radicale

  • Il discorso di Mario Draghi a La Hulpe si concentra sulla necessità di un’azione collettiva e urgente da parte dell’Unione Europea di fronte alle sfide poste dalle potenze economiche globali come gli Stati Uniti e la Cina. Draghi sottolinea che la coesione politica dell’UE è minacciata dai rapidi cambiamenti globali e dall’adozione di politiche protezionistiche da parte di altre nazioni.
  • Una delle principali carenze dell’UE è l’assenza di una strategia industriale comune per competere efficacemente con Stati Uniti e Cina, soprattutto nei settori tecnologici e digitali. Draghi evidenzia la necessità di un coordinamento più stretto delle politiche economiche e di un nuovo strumento strategico per garantire coerenza tra gli Stati membri.
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  • È urgente, secondo Draghi, agire senza attendere modifiche ai Trattati, e l’UE deve essere pronta a considerare l’azione con un sottogruppo di Stati in casi specifici. Tuttavia, sottolinea che, come regola generale, l’UE deve agire insieme.
  • Draghi invoca un rinnovato partenariato tra gli Stati membri e una ridefinizione dell’Unione Europea, ispirata all’ambizione dei padri fondatori. Avverte che l’Europa deve guardare oltre le proprie frontiere e affrontare le sfide globali con un’organizzazione, un processo decisionale e finanziamenti adeguati alle nuove realtà geopolitiche e alle emergenze come la crisi in Ucraina e la pandemia di Covid-19.
  • Infine, Draghi conclude sottolineando la necessità di una trasformazione dell’economia europea, puntando su sistemi energetici decarbonizzati e indipendenti, una difesa integrata dell’UE, la produzione domestica nei settori innovativi e una leadership nell’innovazione tecnologica e digitale.

Un discorso importante nei mesi vicini alle Elezioni Europee

Tutti lo corteggiano ma nessuno lo candida veramente, Mario Draghi è ancora un politico stimato ma in vista delle prossime elezioni ognuno ha già il proprio prescelto, così al momento non è previsto in nessuna lista. Di tempo comunque ce n’è per nuovi scenari. Le elezioni europee si terranno dal 6 al 9 giugno 2024, in Italia si voterà l’8 e 9 giugno per eleggere 76 membri del Parlamento europeo. Vediamo qualche nome, tra le diverse forze politiche. Forza Italia presenta Salvatore De Meo e Renata Polverini come candidati principali, con possibile candidatura di Antonio Tajani.

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La Lega si affida a Davide Bordoni e Mario Abbruzzese, mentre Fratelli d’Italia potrebbe vedere Giorgia Meloni come capolista. Italia Viva presenta Marietta Tidei come candidata forte, mentre Azione si orienta verso Alessio D’Amato. Il Partito Democratico si appoggia su Elly Schlein e Nicola Zingaretti, con possibili candidature di Camilla Laureti e Marco Tarquinio. Alleanza Verdi-Sinistra propone Massimiliano Smeriglio, Ignazio Marino e Marilena Grassadonia come candidati principali. Il Movimento Cinque Stelle mostra incertezza nelle candidature, con Giuliano Pacetti come unico nome ufficiale finora.

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