Spagna contro il turismo di massa: forti aumenti di tariffe e nuove regole per i viaggiatori

By Loredana Di Stefano

A partire da ottobre 2024, la Spagna ha introdotto un’importante novità per tutti i turisti: l’aumento della tassa di soggiorno, un provvedimento volto a contrastare il crescente fenomeno dell’overtourism, che sta mettendo a dura prova le infrastrutture turistiche del Paese. Con questa mossa, il governo spagnolo punta a rendere il turismo più sostenibile, cercando di ridurre l’impatto negativo sulle comunità locali, che spesso vedono peggiorare la qualità della vita a causa del sovraffollamento.

Un aumento per un turismo più sostenibile

La decisione di aumentare la tassa di soggiorno nasce dalla necessità di regolamentare i flussi turistici nelle zone più frequentate del Paese, come Barcellona, le Baleari, e altre città costiere. Il turismo di massa ha avuto un impatto devastante su molte destinazioni, causando sovraffollamento, aumento dei prezzi immobiliari e stress sulle infrastrutture locali, come le reti di trasporto e i servizi pubblici.

La nuova tassa sarà di 4 euro per persona al giorno, da applicare in aggiunta a quella già esistente in molte regioni. Ad esempio, in Catalogna, che già applica una tassa variabile tra 1 e 3,50 euro in base alla categoria dell’alloggio, i visitatori potrebbero arrivare a pagare fino a 7,50 euro a notte. Questa tassa sarà applicata non solo agli hotel, ma anche ai campeggi e alle crociere, un settore in forte espansione che contribuisce all’overtourism in molte città portuali come Barcellona e Palma di Maiorca​

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Turismo
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Obiettivo: ridurre l’impatto del turismo di massa

L’aumento della tassa di soggiorno in Spagna è parte di un più ampio piano di sostenibilità turistica che mira a redistribuire i visitatori in maniera più omogenea sul territorio e nelle diverse stagioni. Le autorità spagnole sperano di utilizzare i fondi raccolti per migliorare le infrastrutture pubbliche, aumentare i servizi destinati ai residenti e finanziare progetti di tutela ambientale.

Località come Ibiza e Palma di Maiorca sono state tra le più colpite dall’overtourism, con spiagge sovraffollate, strade congestionate e abitazioni sempre più costose. L’introduzione di una tassa più elevata è vista come uno strumento per disincentivare il turismo di massa e attirare viaggiatori più consapevoli, interessati a esperienze di qualità e rispettose dell’ambiente​

L’evoluzione della tassa di soggiorno in Spagna

La tassa di soggiorno non è una novità in Spagna, poiché già in passato regioni come la Catalogna e le Isole Baleari hanno implementato questa misura. Tuttavia, l’aumento deciso dal governo rappresenta un segnale forte, volto a rivedere le dinamiche del turismo di massa. Le Baleari, ad esempio, sono state una delle prime regioni ad applicare una tassa turistica nel 2016, con lo scopo di preservare le risorse naturali e migliorare le infrastrutture turistiche. Questa mossa ha generato un dibattito tra operatori del settore e residenti, ma col tempo è stata accettata come una necessità per garantire un equilibrio tra turismo e qualità della vita​

Turismo
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Cosa aspettarsi per i turisti

Per i turisti che intendono visitare la Spagna, le nuove regole non dovrebbero rappresentare un ostacolo significativo, ma piuttosto un costo aggiuntivo da considerare nel budget di viaggio. Sebbene 4 euro al giorno possano sembrare una cifra modesta, per chi soggiorna a lungo in città come Barcellona o nelle isole Baleari, questo aumento potrebbe avere un impatto sui costi complessivi del viaggio.

L’intento del governo è di promuovere un turismo più consapevole e meno basato sul consumo di massa. La tassa aggiuntiva mira a ridurre l’impatto ambientale dei visitatori, incentivando il turismo fuori stagione e in aree meno conosciute del Paese, che potrebbero beneficiare di una maggiore visibilità. Inoltre, si spera che la tassa scoraggi i comportamenti poco responsabili dei turisti, che spesso hanno un impatto negativo sulle destinazioni più popolari​

Il dibattito sull’overtourism e la gestione delle risorse

Negli ultimi anni, molte città europee hanno dovuto affrontare problemi legati all’overtourism, e la Spagna non fa eccezione. Città come Venezia, Amsterdam e Dubrovnik hanno già adottato misure simili, cercando di trovare un equilibrio tra le necessità dei residenti e il desiderio dei turisti di visitare queste iconiche destinazioni. Anche Barcellona ha vissuto una crescita esponenziale del turismo, con oltre 32 milioni di visitatori annuali, contro una popolazione residente di poco più di 1,6 milioni​

Il problema dell’overtourism non si limita alla congestione urbana. Il consumo eccessivo di risorse, l’aumento dei prezzi degli affitti e l’erosione delle tradizioni locali sono tutti fattori che hanno spinto i governi locali ad adottare misure più restrittive. L’aumento della tassa di soggiorno in Spagna è visto come una delle soluzioni più immediate e concrete per affrontare questi problemi, garantendo al tempo stesso che i turisti contribuiscano in modo equo ai costi che generano.

Turismo
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L’impatto sull’economia del turismo

Il turismo rappresenta una fetta significativa dell’economia spagnola, contribuendo per oltre il 12% del PIL nazionale. Tuttavia, il turismo di massa comporta anche costi elevati per le amministrazioni locali, che devono far fronte a infrastrutture sovraccariche, maggiore produzione di rifiuti e aumento del traffico. L’introduzione di una tassa di soggiorno più elevata punta quindi a bilanciare l’equazione, permettendo di investire in progetti a lungo termine per migliorare la qualità della vita dei residenti e mantenere alta l’attrattività delle destinazioni turistiche​

Anche se alcuni operatori turistici temono che l’aumento della tassa possa scoraggiare i visitatori, altri sostengono che un turismo più di qualità porterà benefici maggiori sul lungo termine, riducendo l’affollamento e migliorando l’esperienza turistica complessiva.

Una tassa che guarda al futuro

La Spagna ha adottato una visione a lungo termine con questa misura, cercando di anticipare i problemi che il turismo di massa potrebbe causare nei prossimi decenni. Con il cambiamento climatico e le risorse naturali sempre più sotto pressione, diventa fondamentale trovare modi sostenibili per continuare a beneficiare del turismo senza compromettere l’ambiente e il benessere delle comunità locali.

L’aumento della tassa di soggiorno rappresenta quindi un passo importante per promuovere un modello di turismo più sostenibile e responsabile, che possa continuare a far crescere l’economia spagnola senza danneggiare le sue risorse naturali e culturali. Se ben gestita, questa nuova tassa potrebbe diventare un modello per altre nazioni che affrontano sfide simili legate all’overtourism​