Russia-Ucraina, prosegue escalation. Paesi del mondo condannano Putin

By Redazione

L’escalation di guerra sullo scenario Russia-Ucraina prosegue, e i Paesi più potenti del mondo stanno condannando duramente Putin per la sua mossa.

Le truppe russe si trovano ormai a circa 30 km da Kiev, e il presidente russo ha affermato che: “L’invasione è stata necessaria”.

Ma la risposta dei Paesi mondiali è netta e sferzante: Putin subirà gravi conseguenze dopo questo suo attacco.

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Ma Putin rassicura il suo popolo: “La Russia rimarrà nel mercato internazionale”, mostrando di non ritenere una minaccia le sanzioni.

“La Russia è parte dell’economia mondiale e noi non abbiamo certamente intenzione di danneggiare quel sistema. Non credo che ai nostri partner convenga spingerci fuori da questo sistema”, ha detto il presidente russo.

Johnson contro Putin: “E’ un dittatore”

Immediata la riposta di Johnson: “Putin è un dittatore”, senza usare mezzi termin.

Dopo aver presieduto la seduta straordinaria d’emergenza Cobra, si è rivolto ai britannici con un messaggio, riferendosi a Putin come a un dittatore che “ha scatenato una guerra senza giustificazioni”.

Il premier ha così annunciato un pesante cumulo di sanzioni contro Mosca, volte a danneggiare la sua economia. Da alcune indiscrezioni, pare che le sanzioni colpiranno oligarchi e banche in primis.

Secondo Sky News, il rappresentante diplomatico è stato congedato prima del previsto e la ministra gli ha detto di vergognarsi, aggiungendo anche che “la Russia ha mentito ripetutamente e ha perso il suo ultimo brandello di credibilità presso la comunità internazionale”.

“Putin ha scelto la guerra, dovrà pagarne le conseguenze”, ha invece affermato Biden.

Per il Presidente del Consiglio Mario Draghi: “la Crisi potrebbe durare a lungo, dobbiamo essere preparati”.

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