Strage Università di Praga, informazioni generali
Giovedì 21 dicembre, uno studente di 24 anni, David Kozak, ha iniziato a sparare all’impazzata dal tetto dell’università di Praga, sede della facoltà di filosofia, e poi si è suicidato. Prima di compiere la strage, l’uomo aveva già ucciso il padre a Kladno, a trenta chilometri dalla capitale.
Una strage, stile massacro di Columbine High School negli Stati Uniti, ha scioccato la cittadinanza. E’ intervenuto il ministro dell’Interno, Vit Rakusan, perché subito si è pensato ad un atto terroristico. Il Ministro ha rassicurato tutti, anche i politici e gli osservatori, “non c’è alcuna indicazione che questo crimine abbia qualche collegamento con il terrorismo internazionale.
Questa rassicurazione però non smentisce che ci troviamo di fronte ad una delle tragedie più gravi nella storia della Repubblica Ceca. Il presidente nazionale, Petr Pavel, ha mandato il suo cordoglio alle famiglie, il messaggio è stato postato su X.
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Vittime e feriti, sabato 23 dicembre lutto nazionale
L’atto di follia di David Kozak ha provocato 14 vittime, la polizia ceca ha identificato soltanto 13 persone. La sparatoria dal tetto dell’Università di Praga ha provocato 25 feriti, tre sono stranieri, nessun italiano tra i feriti e le vittime. Dieci persone sono ricoverate in terapia intensiva o riportano ferite molto gravi. Sabato 23 dicembre, sarà giornata di lutto nazionale.
Dettagli sulla strage
Non sono ancora chiare le dinamiche della strage di Praga, la polizia sta ricostruendo l’accaduto. Lo studente di 24 anni ha compiuto al strage intorno alle 15 ed è stato ritrovato morto pochi minuti dopo. Accanto all’ipotesi del suicidio, l’uomo potrebbe essere stato colpito dall’intervento della polizia intervenuta sul posto.
Il killer ha sparato con un fucile semiautomatico. Ecco qualche informazione sull’università dove è stato compiuto il delitto. Si tratta della Facoltà di Filosofia dell’Università Carolina. Una sede di studio e ricerca tra le più antiche in Europa. La sede si trova a Piazza Jan Palach, tra il centro della città vecchio e il fiume Moldava. La strage ha preso tutti alla sprovvista e all’inizio erano state indicate 15 persone uccise, questo dato è stato rettificato. Si attendono notizie sui feriti gravi, ricoverati in prognosi riservata.
Chi è David Kozak, motivi della strage
Sull’identità dell’assassino si mescolano notizie ufficiali e quelle che arrivano dai social. David Kozak è il nome con cui è identificato lo studente di 24 anni, la polizia inizialmente ha detto solo che si chiamava David K. Sicuramente è uno studente, non si sa se frequentante oppure no, se fuori corso oppure no, non è nemmeno chiaro quale facoltà frequentasse.
Il suo corpo è stato trovato sul ballatoio dell’edificio, mentre compieva la strage, studenti e professore hanno avvisato tutti quelli che potevano avvisare, di non avvicinarsi alla facoltà causa sparatoria, questo gesto coraggioso ha sicuramente evitato vittime. I giornali indicano David K come un Nerd affascinato dalla armi. Tempo dietro era rimasto affascinato da una sparatoria compiuta in Russia da una ragazza di 14 anni.
Su Telegram aveva già descritto il suo piano, “voglio sparare a scuola e magari suicidarmi“. La polizia ha trovato il padre, uomo di 55 anni, privo di vita, il decesso è avvenuto all’alba. Per ora, David K rimane sospettato della morte del genitori ma le autorità devono trovare prove certe. Il ragazzo potrebbe aver compiuto anche un altro omicidio nella foresta di Klanovice, la polizia indaga su un possibile collegamento.
Domani il lutto cittadino, oltre al silenzio anche la riflessione
Come è avvenuto in altre stragi universitarie, i segnali di uno squilibrio che possono portare ad atti di follia possono essere denunciati subito da genitori, famigliari e conoscenti che però non potrebbero avere tutti le potenzialità sociali, psicologici e caratteriali per frenare giovani adulti allo sbaraglio.
Colpisce di questa strage la mancanza di informazioni precise che si hanno sul killer e anche il fatto che abbia preso ispirazione da una strage avvenuta in Russia, compiuta da una ragazzina di 14 anni. Succede che più i giovani si allontanano dalla scuola dell’obbligo e più non è possibile seguire a livello istituzionale studenti o ex studenti che si trovano in difficoltà psicologiche o facili ad atti di follia.
E in paesi dell’Europa dell’est coinvolti direttamente e indirettamente da una guerra crudele questo non deve essere possibile. Domani, il premier Petr Falia ha invitato tutti ad un minuto di silenzio a mezzogiorno, momento in cui suoneranno le campane e saranno sventolate a mezz’asta le bandiere negli edifici governativi.