Che cosa sappiamo di Thomas Luciani, il 15enne ucciso a Pescara con più pugnalate?

By Iole Di Cristofalo

Thomas Luciani, Crox per gli amici: conosciamo la vittima dell’omicidio di Pescara

Qualche giorno fa abbiamo raccontato la storia tragica di un ragazzo quindicenne o sedicenne, vittima di coetanei nel frequentato parco pubblico Baden Powell, noto anche come luogo di spaccio per giovani bande.

Il giovane, Thomas Luciani, conosciuto tra amici e compagni anche col soprannome di Crox, è stato ricordato non solo con fiori sul cancello del parco, ma anche con graffiti che invocano “giustizia per Crox”. La brutalità dell’omicidio, perpetrato con fredda determinazione secondo gli inquirenti, coinvolge due sedicenni ora in attesa di processo.

Uno dei presunti colpevoli è figlio di un agente delle forze dell’ordine, il quale ha dichiarato che suo figlio dovrà affrontare le conseguenze dei suoi atti. Questo caso non solo evidenzia la crudele indifferenza dei perpetratori ma anche lo stato di shock di uno degli accusati, secondo le testimonianze dei giovani che hanno assistito al crimine e successivamente denunciato l’accaduto.

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Vita in famiglia ma anche nella comunità Il Piccolo principe, nel Molise. L’ultima fuga di Thomas Cristopher Luciani

Omicidio 15 anni a Pescara
Omicidio 15 anni a Pescara – fonte foto Google

Del giovanissimo Thomas Christopher Luciani, sappiamo che stava per compiere 17 anni. È stato attirato in una zona isolata del parco, forse per essere interrogato riguardo a dei soldi che doveva, e probabilmente provocato a reagire prima di essere pugnalato ripetutamente, per ben 25 volte. Inizialmente si pensava a un solo colpo, ma le successive analisi hanno rivelato una serie di fendenti inferti con un coltello da sub, poi gettato in acqua dagli assassini.

Thomas Luciani viveva con la famiglia a Rosciano, in provincia di Pescara. Sua nonna, che lo ha cresciuto fin dai tre anni, ha raccontato ai giornali che la madre è irraggiungibile, poiché la notizia della morte rappresenterebbe un vero e proprio shock. Thomas non era nuovo alle fughe: il 31 ottobre era scomparso, per poi essere ritrovato. Un suo amico intimo aveva tentato invano di dissuaderlo dall’allontanarsi.

Thomas aveva piccoli precedenti e viveva nella comunità “Il Piccolo Principe” a Limosano, in Molise, vicino a Campobasso. Era fuggito da lì venerdì scorso, una fuga che si è rivelata fatale. Frequentava una scuola per parrucchieri nei pressi del centro per minori. La sindaca Angela Amoroso ha dichiarato che i carabinieri erano stati immediatamente allertati della sua scomparsa.

L’omicidio brutale e il ruolo del testimone che ha descritto gli attimi prima del fermo

uccide moglie e 2 figli
uccide moglie e 2 figli

Thomas Christopher Luciani, secondo le prime informazioni della Questura, è stato attirato in una zona isolata presumibilmente per un debito di droga di poche centinaia di euro. È stato colpito circa 25 volte con un coltello da sub, anche dopo essere caduto a terra. I suoi aggressori, parte di un gruppo di sette o otto persone, hanno poi abbandonato l’arma in mare presso uno stabilimento balneare. I due minorenni fermati non hanno mostrato pentimento durante l’interrogatorio iniziale. Le indagini sono in corso sotto la supervisione della Procura per i Minorenni dell’Aquila.

Il GIP del Tribunale dei Minori dell’Aquila ha convalidato il fermo dei due ragazzi coinvolti nell’omicidio di Thomas Luciani, ordinando la loro custodia in un Istituto per i Minori. Durante l’udienza a porte chiuse, entrambi hanno scelto di non rispondere.

tribunale

Inoltre, è stato incaricato il dottor Cristian D’Ovidio per l’esame autoptico sul corpo della vittima, mentre la famiglia ha nominato il dottor Ildo Polidoro come perito di parte. L’avvocato di uno degli accusati ha descritto il ragazzo come emotivamente distante e sotto shock, ma ben assistito. Il padre di uno dei testimoni ha espresso il desiderio che suo figlio mantenga vivo il ricordo dell’accaduto.

Durante i colloqui, Di Giulio ha notato un breve sorriso quando il ragazzo ha ricevuto i saluti della fidanzata. Ha anche menzionato la scoperta di una pistola nel suo zaino, non ancora ritrovata, e il fatto che il ragazzo ha scelto di non rispondere durante l’interrogatorio.