Omicidio Enzo Fragalà: quattro condanne

By Redazione

Enzo Fragalà venne ucciso a bastonate a pochi metri dal suo studio il 26 febbraio 2010.

Ora, per il suo omicidio, la corte d’assiste di Palermo ha condannato 4 imputati.

I condannati

Il Boss A.A. è stato condannato a trent’anni, ritenuto l’esecutore materiale del delitto.

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Mentre F.A. complice, è stato condannato a 22 anni, così come S.I, altro compice.

14 anni sono invece stati chiesti per A.S, cui è stata riconosciuta l’attenutate di collaborazione con la giustizia.

I risarcimenti civili

Alle parti civili, sono stati erogati dei risarcimenti: circa 100mila euro a moglie e figlie dell’avvocato, 75mila alla madre, oramai deceduta, 25mila alla Camera Penale e al Consiglio dell’ordine degli avvocati, e 10mila al Consiglio Nazionale Forense.

L’inchiesta

L’inchiesta sulla morte del penalista era dapprima stata archiviata, per poi esser riaperta a seguito delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Francesco Chiarello.

L’uomo ha indicato agli inquirenti colpevoli e moventi: Fragalà sarebbe stato ucciso perché avrebbe convinto i suoi clienti a collaborare con la giustizia, mettendosi dunque “contro” il boss A.A.

Dopo le dichiarazioni rese spontaneamente da Chiarello, si sono aggiunte anche quella di uno degli imputati, A.S, che seppure con responsabilità minori, ha partecipato all’aggressione.

L’avvocato morì dopo 3 giorni di coma. Ad aspettarlo fuori dallo studio, il boss A.A e F.A. che lo avrebbero prima immobilizzato e poi pestato. Assolti invece gli ultimi due imputati (dei sei in totale) poichè ritenuti non imputabili dato che erano sotto l’effetto di droghe.

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