Luci telluriche durante o dopo i terremoti: dalla Calabria recente al passato in Turchia ma anche Abruzzo
Continua lo sciame sismico in Calabria, iniziato con il terremoto di magnitudo 5 del 1 agosto alle 21:43, con epicentro nei pressi di Mandatoriccio, in provincia di Cosenza. Oggi sono stati registrati tre terremoti ravvicinati: il primo, di magnitudo ML 2.0, si è verificato alle 10:47:03 con epicentro 1 km a sud-est di Bocchigliero, a 28 km di profondità. Il secondo, anch’esso di magnitudo ML 2.0, è avvenuto pochi secondi dopo, alle 10:47:59, a 2 km a sud-est di Bocchigliero, a 23 km di profondità. L’ultimo terremoto, di magnitudo ML 2.1, è stato registrato alle 10:48:58, a 3 km a nord-est di Bocchigliero, a 28 km di profondità. Al momento, non si segnalano danni a persone o cose.
Di luci telluriche o lampi sismici si parlò molto nel 2023 dopo il devastante terremoto in Turchia e Siria. Dalle terrazze e dalle strade, alcuni smartphone ripresero lampi nel cielo e strane luci prima, durante e dopo le scosse. In questi giorni, fenomeni simili sono stati osservati in Calabria, attirando l’attenzione di diversi giornali. Alcune immagini catturate nel Cosentino, insieme alla mappa dell’IGV.
Questi fenomeni luminosi non sono una novità. Già nel passato si sono verificati durante altri grandi terremoti. Ad esempio, nel 1976, durante il terremoto del Friuli in Italia, molti testimoni raccontarono di aver visto strani bagliori nel cielo. Anche nel terremoto dell’Aquila del 2009 furono segnalati lampi sismici. Queste luci telluriche continuano a essere oggetto di studio e dibattito nella comunità scientifica, che cerca di comprenderne l’origine e il legame con i movimenti tettonici. Di terremoto nelle terre siciliane e calabresi ne abbiamo già parlato qui.
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Ma che cosa sono le luci telluriche e che cosa hanno scoperto di nuovo gli scienziati.
In linea con altri media, spieghiamo che cosa sono questi fenomeni chiamati luci telluriche e che purtroppo accompagnano eventi tremendi come terremoti ma anche eruzioni vulcaniche.
Le luci telluriche, o lampi sismici (EQL, dall’inglese earthquake lights), sono fenomeni luminosi che si verificano in concomitanza con i terremoti. Queste luci possono apparire come bagliori, flash o strisce luminose nel cielo, e sono state osservate e documentate in diverse occasioni storiche. La loro esistenza è stata a lungo oggetto di scetticismo, ma negli ultimi decenni la raccolta di prove fotografiche e video ha reso il fenomeno indiscutibile.
Gli scienziati stanno ancora cercando di capire esattamente cosa causa queste luci telluriche. Una delle teorie più accreditate suggerisce che siano il risultato della fratturazione delle rocce sotterranee durante un terremoto. Quando le rocce si rompono, possono rilasciare cariche elettriche che viaggiano verso la superficie e ionizzano l’aria, creando così i lampi visibili. Altre teorie indicano che le luci potrebbero essere causate dalla compressione e dal rilascio di gas intrappolati nel sottosuolo o dalla piezoelettricità, un fenomeno in cui alcune rocce generano cariche elettriche quando sottoposte a stress meccanico.
Recenti studi hanno utilizzato sensori sismici e satelliti per monitorare queste luci, migliorando la comprensione della loro frequenza e delle condizioni che le favoriscono. In particolare, si è osservato che le luci telluriche tendono a verificarsi più frequentemente in aree con specifiche caratteristiche geologiche, come la presenza di faglie attive e rocce ricche di quarzo. La ricerca continua a cercare di svelare i misteri di questo affascinante fenomeno, sperando di utilizzare tali informazioni per migliorare le previsioni sismiche e la comprensione dei processi tettonici. (Fonti: Wikipedia e Geopop).
Luci telluriche, che cosa è stato visto in Calabria?
Ecco il racconto di Fanpage sul terremoto ultimo in Calabria, dove sono state avvistate le famose luci telluriche. Giovedì 1 agosto, alle 21:43, la provincia di Cosenza è stata scossa da un terremoto di magnitudo 5 sulla scala Richter. Molti residenti hanno segnalato la presenza di strani lampi blu nel cielo.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia deve ancora confermare che i bagliori osservati siano effettivamente luci telluriche, poiché in passato vi sono stati errori di interpretazione, come accadde nel 2021 in Messico, quando le luci blu erano in realtà trasformatori esplosi. Le luci telluriche, simili a un’aurora boreale, appaiono di notte e variano in forma, dimensione e colore. Studi recenti suggeriscono che siano causate da cariche elettriche rilasciate da determinati tipi di rocce durante l’attività sismica o dalla distorsione locale del campo magnetico terrestre. Tuttavia, si tratta di un fenomeno raro, verificandosi in meno dello 0,5% dei terremoti. (Fonte Fanpage)