La soglia del fringe benefit, 3,5 miliardi di euro, per chi?

By Ana Maria Perez

La soglia del fringe benefit

L’appuntamento del 1° maggio fissato dall’esecutivo a Palazzo Chigi alle ore 10 ha l’obiettivo di deliberare su alcuni aspetti clue della manovra fiscale. Poche ore prima si discute ancora sui tagli alle tasse che potrebbero essere proposti dal governo per chi ha figli, come accennato in diverse occasioni dal ministro Giorgietti. Il taglio del cuneo previsto si aggiungerà prevedibilmente a quello già introdotto in manovra. Il governo insiste sul sostegno alla famiglie e alla natalità e arricchisce il menù delle nuove misure per il lavoro.

image 245

Il Ministro Giancarlo Giorgietti

Per approfondire:

Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui

oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità

La comunicazione e la magia della parola nel 2023, dal piccione viaggiatore a ChatGPT

“Questo asilo non s’ha da fare” e i 19 miliardi del pnrr bloccati

Le misure a vantaggio delle famiglie, detassazione

A gennaio il tetto esentasse per i dipendenti è tornato ai 258 euro precovid. Nel 2022 era pari a 3 mila in base al Dl aiuti quater, ma si sapeva che la manovra era provvisoria. Ora il governo punta a raddoppiare la soglia ad almeno i 516 euro cui era stata portata durante l’emergenza Covid. Il taglio alle tasse (la percentuale che si paga in base al reddito) si aggiunge a quello che è già stato approvato. si tratta di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro e 3 per quelli fino a 25mila.

L’ipotesi nuova è che sia aggiunto un altro punto. Ad ogni modo, la misura che innalza i fringe benefit per le famiglie con figli non riduce l’ammontare delle risorse destinate al cuneo fiscale.

L’incontro del Presidente Meloni con i sindacati

Giorgia Meloni, il Presidente del Consiglio, ha convocato i sindacati il giorno prima del Consiglio dei ministri dell’1 maggio per illustrare il piano che riguarda le nuove misure sul lavoro e l’inclusione sociale. L’incontro si terrà domenica 30 di aprile alle 19 a Palazzo Chigi. Saranno presenti anche i ministri Giorgetti e Calderone (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali). I sindacati che hanno confermato la loro presenza all’importante appuntamento sono Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Le reazioni alla chiamata sono diverse: Il leader della Uil Pierluigi Bombardieri si dichiara preoccupato, mentre Luigi Sbarra, di Cisl definisce l’incontro come “un segnale di attenzione“.

image 246

Giorgia Meloni

Gli argomenti che saranno discussi il giorno dei lavoratori

Il tavolo organizzato dal Presidente Meloni approverà i provvedimenti che riguardano le politiche del lavoro e Sociali. Il taglio al cuneo fiscale dovrà essere coperto con la dote da 3,5 miliardi di euro indicata dal Documento di Economia e Finanza che va ad aggiungersi ai 5 miliardi previsti in legge di Bilancio. Inoltre, al tavolo i nostri rappresentanti dovranno discutere dell’approvazione di una liberalizzazione dei contratti a termine e delle nuove misure per ridurre la portata del Reddito di cittadinanza

L’ordine del giorno sarà:

Decreto-legge Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro e in materia di salute (Presidenza – Lavoro e politiche sociali – Salute); disegno di legge in materia di lavoro (Lavoro e politiche sociali – Salute); decreto legislativo Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 9, recante disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (Ue) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea – ‘Eppo’ – esame definitivo (Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr – Giustizia).

Si parlerà anche del decreto legislativo in materia di riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e) della legge 22 dicembre 2021, n. 227 – esame preliminare (Disabilità); leggi regionali; varie ed eventuali.

Gli interventi in deroga

Nonostante la scarsità delle risorse, la maggioranza non vuole rinunciare alle proprie battaglie per accontentare i proèpri elettori. In questo modo nel difficile contenuto del Def (bocciato in prima battuta e poi approvato) i capogruppo della maggioranza hanno introdotto argomenti come l’innalzamento delle pensioni minime, l’erogazione alle scuole (anche quelle paritarie) di maggiori risorse, un sostegno alla natalità e il contrasto alla delocalizzazione. Non sono argomenti banali. Ci sarà da lavorare nella giornata mondiale del lavoro. Speriamo che i risultati accontentino la maggior parte dei contribuenti. Pagare sì, il giusto!

Lascia un commento