Non si dà pace la nonna di Diana Pifferi, la piccola morta di stenti perché abbandonata da sua madre Alessia Pifferi, che era andata in vacanza con il compagno.
La donna ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera, dove ha parlato di come la piccola stesse crescendo e di come la tragedia che ha travolto la sua famiglia è stata del tutto inaspettata.
Nonna Maria non riesce a darsi una spiegazione, se non una, che è quella che ora risuona assordante: “Tua madre è un mostro, tua madre è una pazza”, dice in lacrime e con la voce lacerata dal dolore, china sulla bara della sua piccola nipotina.
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“Diana aveva iniziato a camminare da poco, diceva le sue prime paroline”
Alla domanda sul se stava bene, la donna al Corriere della Sera ha riposto: “La vedevo due volte al giorno, in videochiamata, stava bene, cresceva bene, camminava pure. Poverina, magari ci ha messo un po’ di più degli altri bambini, però faceva i suoi primi passi, stava in piedi, cominciava a staccarsi dal divano. Certo che mi sembrava in buona salute. Parlava, le prime paroline. Diceva mamma, nonna, pappa. Così fino a quindici giorni fa“.
A un certo punto, prosegue nonna Maria, pare che qualcosa fosse cambiato: nello specifico, l’atteggiamento di sua figlia : “Era cambiato l’atteggiamento di mia figlia. Alessia aveva sempre premura, diceva che Diana stava dormendo quando chiedevo di vederla. Non sapevo cosa stesse organizzando. Probabilmente era presa solo dall’uomo che frequentava“.
Certo, difficile immaginarsi quello che sarebbe successo di lì a breve, se non addirittura impossibile.
Alessia non ha mai chiamato la madre mentre era a Bergamo in vacanza: “No, quando era via non chiamava quasi mai, ma io credevo avesse sempre la bimba con sé”. prosegue.
“Mia figlia ha provato a chiamarmi, non ne vogliamo sapere di lei”
E’ fatto noto che Alessia Pifferi dal carcere provi a contattare la famiglia, ma la rabbia della nonna è ancora troppo viva per fare spazio a un possibile confronto: “Mi ha chiamata dal carcere, le ho detto che sono disgustata. Non ne vogliamo sapere di lei”.