Alessia Pifferi, la mamma accusata di aver lasciato morire di stenti la figlioletta Diana, di appena 18 mesi, è stata picchiata in carcere da altre detenute.
I suoi legali si dicono estremamente preoccupate per le sue condizioni di salute mentale.
Solo pochi giorni fa, avevano infatti detto che la donna “è terrorizzata”
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Alessia Pifferi picchiata in carcere ,parla il legale: Ha molta paura”
Alessia Pifferi si trova nel carcere di San Vittore con l’accusa di omicidio volontario. Ha lasciato morire di stenti la figlia Diana.
Ora, la donna, già isolata dalla famiglia di origine, è anche stata brutalmente picchiata dalle detenute. “È successo una settimana fa dopo la prima udienza in tribunale. Alessia stava raggiungendo una suora quando è stata aggredita dalle altre detenute che le hanno tirato i capelli e schiaffeggiata. Questa donna ha molta paura di quanto le sta accadendo” ha spiegato Solange Marchignoli, difensore, al Corriere della Sera.
“Alessia Pifferi è terrorizzata e ha chiesto di essere accompagnata in Tribunale da noi legali. Era molto in difficoltà e aveva molto freddo. Le ho chiesto di essere sempre presente per comprendere a pieno tutte le fasi del procedimento” aveva detto l’avvocato a margine dell’udienza.
Per il gip Pifferi sarebbe perfettamente capace di intendere: “Nessun disagio”
Non ha dubbio alcuno Fabrizio Filice, gip di Milano, che ha respinto la seconda istanza della difesa in cui si chiedeva di far accedere esperti in carcere per una consulenza neuroscientifica. “Nessun disagio, Alessia Pifferi si è sempre dimostrata consapevole, orientata e adeguata” ha specificato il gip, sottolineando anche che la difesa non può introdurre nel procedimento, senza il contraddittorio tra le parti, una nuova consulenza.
Tale consulenza, infatti, andrebbe semplicemente a sondare l’”elemento soggettivo del reato“, (che di fatto, dunque, si è a prescindere consumato) .
“Pifferi non ha alcuna storia di disagio psichico nel suo passato” ha chiosato il gip.