Incidente in fonderia
Era un normale venerdì di lavoro alla Trade Broker, fonderia di Casalbuttano, un piccolo paese da 3 mila anime in provincia di Cremona. Gli operai stavano lavorando come al solito nel capannone in attesa dell’uscita per la pausa weekend. Ad un tratto si è sentito un grande boato, accompagnato dopo qualche frazione di secondo da una pioggia di metallo e un liquido incandescente: era olio bollente. Gli operai che si trovavano sulla strada dei progettili sono stati colpiti. L’esplosione sarebbe stata causata dallo scoppio di una bombola utilizzata nella fonderia per portare in pressione il macchinario per la presso-fusione dell’alluminio.
L’esterno della fonderia Trade Broker
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Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, 700 mila infortuni nel 2022
Gli operai colpiti e ustionati
La deflagrazione ha colpito alcune tubature, che sono esplose. L’olio che contenevano (incandescente) e i pezzi metallici hanno investito cinque operai che in quel momento stavano lavorando nelle vicinanze dell’impianto. Immediato l’arrivo dei soccorritori, insieme alle forze dell’ordine. Il 118 era presente, sia con l’ambulanza che con l’elisoccorso, che ha trasportato d’urgenza gli ustionati in ospedale. Gli operai sono stati accompagnati a diversi ospedali specializzati in ustioni a Milano, Parma e Cremona.
Il ferito più grave, un operaio bresciano di 48 anni, si trova al centro ustioni e chirurgia plastica ricostruttiva del Niguarda. Molto grave anche un 67enne cremonese e un 38enne indiano residente in provincia di Cremona, che sono finiti nel Centro grandi ustionati dell’ospedale di Parma, accompagnati dall’elisoccorso. Al Maggiore di Cremona sono ricoverati un 39enne e un 38enne di nazionalità indiana.
Le indagini delle Autorità preposte
Sul posto hanno lavorato fino a tardi i carabinieri e i tecnici Ats Val Padana (Commissione Gas Tossici) per effettuare tutti gli accertamenti dei caso. Il capannone ha subito danni molto gravi e la società è ora sotto sequestro. I vigili del fuoco si stanno accertando che non ci sia pericolo e che non si producano altre esplosioni: per il momento tutta la zona risulta inagibile. Non si sa ancora che cosa possa avere provocato l’esplosione della bombola.
I numeri degli incidenti sul lavoro e il pericolo della precarietà
La notizia arriva pochi giorni dopo che l‘Eures ha reso noti i dati della ricerca effettuata per la UIL in merito agli incidenti sul lavoro. I dati avevano rilevato che Il rischio infortunistico più alto si registra tra i lavoratori stranieri e nel settore dell’edilizia, mentre i dati complessivi presentano un incremento del 42,9% di infortuni tra le donne. Questo incidente andrà a ingrossare i dati delle statistiche già di per sé molto preoccupanti. Nel primo trimestre del 2023 si è registrato un +3,7% rispetto allo stesso periodo del 2022: 196 vittime contro 189, con un picco di crescita nel Nord-ovest, +22,4%. E i lavoratori precari sono i più esposti.
Pierpaolo Bombardieri, segretario UIL, ha dichiarato che “Serve più prevenzione (…) il sindacato si occupa della sicurezza sul lavoro nella vita reale di tutti i giorni, offrendo assistenza nel caso di tragici eventi (…) “serve parlare nelle scuole, aumentare gli ispettori e lavorare sulla prevenzione, infine avere la certezza della pena in caso di riscontrate irregolarità”.
