Guerra nel Mar Rosso: fatti e contesto globale
La giornata di oggi vede la conferma di un conflitto di guerra sempre più strategico nel Mar Rosso. Lo stop chiesto dall’Onu agli Houthi non è servito a nulla. Per attaccare i potenziali alleati di Israele si blocca una buona percentuale del commercio marittimo globale.
Si vogliono colpire soprattutto le forze occidentali più alleate di Israele. Russia e Cina, come si legge nelle agenzie, non vengono colpite dai missili, il loro trasporto marittimo al momento non è minacciato.
L’attacco di oggi giunge in un giorno non semplice per gli Stati Uniti e per quelle forze europee favorevoli ai due stati.
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Netanyahu ha bocciato la linea di John Kirby “due popoli, due Stati”. Replica al no del presidente israeliano da parte degli Stati Uniti. Una reazione che arriva a bordo dell’Air Force One “ci sarà una Gaza post-bellica me nessuna rioccupazione di Gaza“.
Nuovo fronte di guerra: Pakistan-Iran e la Cina che vuole mediare
Parallelamente scoppia la tensione tra Pakistan e Iran, anche lì, insieme ad atti di terrorismo e attacchi alle ambasciate, c’è la paura del nucleare. Le tensioni ci sono, gli Stati Uniti su parole di Kirby non vogliono l’escalation che già è iniziata. La Cina, confinante sia con Pakistan che con l’Afghanistan, si propone per un ruolo di mediazione.
La Russia al momento partecipa come osservatore e ha dichiarato che queste tensioni sono frutto anche dell’escalation di Gaza. Preoccupanti sono i test nucleari sottomarini della Corea del Nord che dimostra anche di essere più radicare e totalitario contro giovani e intellettuali.
Vietato guardare di nascosto fiction o film sudcoreani, ma gli adolescenti sono disposti a rischiare la pelle. Intanto, i rapporti di Cina, Russia e Giappone con la Corea del Nord, tutti diversi tra loro, passano tra strette di mano, momenti di tensioni e distensioni, amicizie strette da tempo (soprattutto Cina e Russia), osservazione.
Nulla è tranquillo intorno alla Corea del Nord, l’arma nucleare sottomarina di oggi è dichiarata come avvertimento per gli Stati Uniti e i suoi alleati, chiaramente anche per il Sud Corea. Non è da escludere però anche una dimostrazione di muscoli per altri paesi in tensione, soprattutto quelli più vicini a livello geopolitico e più attenti alle risorse belliche che detiene.
Guerra,
Focus sul Mar Rosso: l’attacco Houthi alla petroliera statunitense
La nave americana Chem Ranger era in rotta verso il porto di Shuwaikh, in Kuwait. Velocità di navigazione di 6,5 novi, arrivo previsto il 26 gennaio, ore 5.00. La Chem Ranger è una nave cisterna per prodotti chilici e petroliferi, età 14 anni, è stata costruita nel 2010. E’ gestita dalla Grecia.
In questo attacco entra un nuovo collegamento: Houthi e Iran. I terroristi sostenuti dall’Iran hanno lanciato due missili balistici antinave. La petroliera non è stata colpita direttamente, una minaccia, i missili hanno colpito l’acqua ma molto vicino.
Gli Houthi ormai padroneggiano nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, hanno obiettivi precisi: navi americane, inglese e alleate. L’Egitto tenta la mediazione: “funzionari egiziani stanno conducendo colloqui con i rappresentanti dei ribelli Houthi dello Yemen e con l’Iran, loro sponsor, nel tentativo di riportare la calma nelle acque internazionali dopo che gli attacchi Houthi hanno gravemente colpito le rotte marittime del Mar Rosso”. L’Egitto ha anche criticato gli attacchi del 12 gennaio di Usa e Regno Unito.
Breaking news: condannato ex ufficiale di Marina Walter Biot per vendita segreti di stato alla Russia.
La Corte d’Assise di Roma ha condannato a 20 anni Walter Biot. L’ex ufficiale di Marina che venne arrestato nel marzo del 2021, in un parcheggio di un centro commerciale della Capitale, mentre era intento a cedere notizie coperte da segreto, in cambio di 5mila euro, a funzionari dell’ambasciata russa. Le accuse sono di spionaggio e corruzione, Biot è detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.