Francesca Fagnani: “La morte di mia mamma è stata devastante”

By Redazione

Francesca Fagnani, intervistata dall’inserto “Sette” del Corriere della Sera, ha parlato per la prima volta della morte della madre.

La conduttrice ha spiegato che la madre se n’è andata sette anni fa, e si tratta di una ferita ancora aperta, un lutto mai superato.

“E’ un dolore che non può passare”

“Quasi sette anni fa, ma è un dolore che non può passare. È stata il grande spartiacque della mia vita. Quando perdi tua madre smetti di essere figlio, entri in un’altra dimensione, dove sai di essere più solo. Nessuno si preoccuperà per te come può farlo una mamma. Noi non siamo altro che materia materna”, ha detto.

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Sul rapporto con la madre, la giornalista ha detto: “Non avevamo un rapporto morboso, eppure quando è mancata ho sentito un vuoto devastante. Purtroppo ho capito di non aver sfruttato tutte le occasioni per vivere appieno quel tipo di amore. Tante volte ho privilegiato un atteggiamento conflittuale rispetto a uno più accogliente. Me ne sono pentita”.

Il rapporto con Mentana

Sul rapporto con Mentana la conduttrice ha detto: “Non ci siamo conosciuti sul lavoro. C’è competizione tra noi? Non può esserci gara con chi vince sempre. Parlo di lui naturalmente, però c’è condivisione. Guardiamo insieme Belve. Siamo i primi fan l’uno dell’altra”.

Vita e biografia

Laureata in lettere nel 2001 Francesca Fagnani si reca a New York per un dottorato di Filologia dantesca e li ha assistito alla caduta delle Torri Gemelle: quell’evento alla porta inevitabilmente a mutarle la vita ed è lì che decide di proseguire la sua carriera con l’intento di dare una mano e si presenta così nelle sedi Rai sulla cinquantaseiesima strada. Dopodiché tornata in Italia proseguire in questo percorso diventa una necessità e così passa di stage arrivando fino alla redazione di Gianni Minoli e Michele Santoro che dice : “Sono stati dei grandi maestri, a loro devo tanto”.

Ma anche il giornalismo ha i suoi difetti: “Siamo convinti di poter insegnare la parità agli altri, accusiamo la politica di non fare niente per ridurre il gap salariale, ma non è che nell’editoria le cose vadano meglio. Le giornaliste, guadagnano meno dei colleghi uomini, le direttrici di testata sono in minoranza. Nei talk show si invita la donna in quanto donna, come fosse un panda. Gli uomini invece sono lì perché portano un contenuto specifico

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