Daniela Santanché, rinviata a giudizio per il caso Visibilia. Ci sono anche altre persone coinvolte.
Daniela Santanché, il compagno della ministri Dimitri Kunz e altre due persone sono state rinviate a giudizio dalla Procura di Milano. Rinvio a giudizio anche per le due società Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria.
L’inchiesta sulla truffa aggravata ai danni dell’Inps, nella gestione della cassa integrazione durante il periodo della pandemia Covid, è iniziata nel mese di marzo con le indagini preliminari e relativa notifica alla ministra.
Le irregolarità sulla cassa d’integrazione Covid 19 riguardano i contributi versati di 13 dipendenti, delle due società: l’spa e la srl, oggi rinviate a giudizio. L’Inps contesta un totale di 126.009 euro del 2020-2021, i due anni più duri della pandemia. E non è l’unico caso giudiziario essendoci anche un’indagine per bancarotta e falso in bilancio.
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Chi è Paolo Giuseppe Concordia, che ruolo ha Daniela Santanché nelle due società Visibilia
Paolo Giuseppe Concordia, rinviato a giudizio, in Visibilia Editore e Concessionaria ha funzione di gestione del personale come collaboratore esterno. Il Corriere ricostruisce questa situazione. Daniela Santanché e il compagno Kunz amministravano le due società, in particolare dal 31 maggio 2020 al 28 febbraio 2022.
L’attuale Ministro del Turismo nel 2007 fondò Visibilia pubblicità, nel 2019 (un anno prima del Covid) c’è la trasformazione in due realtà: Visibilia editore e Visibilia Concessionaria, c’è anche la quotazione in borsa. Visibilia Pubblicità si è occupata della raccolta pubblicitaria di giornali importanti: Il giornale, Libero, Il Riformista, di distribuzione gratuita di Metro e altri giornali, nel 2012 e 2013 della gestione di The Space Cinema. Fino alla nomina a Ministro ci sono tante vicende societarie e di cessioni, l’ultima è proprio nel momento in cui prende l’incarico ufficiale istituzionale sotto il nuovo governo.
Il Corriere sottolinea anche il ruolo importante di Giuseppe Concordia, con lui “sarebbero stati consapevoli di aver richiesto e ottenuto indebitamente, per un totale di 13 dipendenti, la cassa integrazione in deroga a sostegno delle imprese colpite dagli effetti della pandemia“.
Le indagini della Procura di Milano
I 13 dipendenti sono sti ascoltati dai pubblici ministeri Marina Gravina e Luigi Luzi, con l’aggiunto Laura Pedio. Hanno confermato la partecipazione alla truffa di Daniela Santanché, “lei sapeva”. In sostanza, i dipendenti continuavano a lavorare e l’Inps versava 126 mila euro su un totale di 20 mila ore. Versamento diretto ai lavoratori o a conguaglio alla società. Dalla Guardia di finanza la suddivisione precisa tra le due società: Visibilia editore per sette dipendenti ha ottenuto 36.000 euro, la Concessionaria per sei dipendenti un credito di 90.000 euro.
Daniela Santanché sperava nell’archiviazione del caso perché si è definita estranea ad ogni decisione societaria sulla gestione delle cassa integrazione. Ha anche precisato che si è in una fase iniziale di un procedimento, “fino all’esito definitivo dei tre gradi di giudizio nessuno può essere considerato colpevole. Sono peraltro convinta che anche questa volta il giudizio dei giudici andrà contro il desiderio dei miei avversari politici“.
Di nuovo le richieste di dimissioni, è trascorso un mese dalla mozione di sfiducia
Ed è anche la reazione dei vari partiti, partendo dall’opposizione, che arrivano richieste di dimissioni. Daniela Santanché insieme a Matteo Salvini sono stati sottoposti a mozione di sfiducia. La nuova evoluzione giudiziaria apre un nuovo capitolo sulle richieste di dimissioni. Elly Schlein, ad esempio, lamenta la candidatura vecchie posizioni a favore dei no-vax oltre che alla presenza di una ministra rinviata a giudizio e di cui chiede di nuovo le dimissioni.
Anche gli altri partiti dell’opposizione attaccano, da Angelo Bonelli di Alleanza Verdi Sinistra al Movimento 5 stelle. Giuseppe Conte su X asfalta così Fratelli d’Italia: “peccato che le liste europee siano ormai chiuse. Ora che per la ministra Santanchè è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio per truffa sui fondi Covid che servivano a imprese e lavoratori, Meloni non farà più in tempo a farla dimettere e a candidarla per le Europee in compagnia di Sgarbi”.
Ora la ministra del Turismo è imputata. La Procura di Milano, infatti, ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanchè e per altre due persone, tra cui il compagno della ministra Dimitri Kunz, e per due società nel filone del caso Visibilia sulla presunta truffa aggravata ai danni dell’Inps sulla gestione della cassa integrazione nel periodo Covid. L’esponente di Fratelli d’Italia è indagata anche per falso in bilancio e bancarotta.