Naufragio all’alba sulle coste calabresi
Una domenica impegnativa per i soccorritori di Crotone. E nulla da festeggiare, nonostante la giornata “della famiglia”. Perché dalle prime ore di questa mattina del 26 febbraio del 2023, numerosissimi operatori sono impegnati nel tentativo di salvare vite al largo di Steccato di Cutro, dove si è verificata una vera strage: l’ennesima tragedia dell’immigrazione illegale, della disperazione e del dolore. Ancora un barcone stracarico di persone si è scagliato contro le coste calabresi e ha provocato decine di morti e di dispersi; persone che avevano rischiato tutto per avere una vita migliore ma che una vita non ce l’hanno più.
Il barcone stracarico di migranti
Il barcone era partito dalla Turchia con 180 migranti (il dato è ancora presunto) provenienti dall’Iran, l’Afghanistan, il Pakistan e lo Sri Lanka. Tra loro c’erano molte donne e bambini. Dopo avere viaggiato tutta la notte, l’imbarcazione è giunta al largo delle coste calabresi, dove il mare è forza 3-4. Il comandante non è riuscito a chiamare i soccorsi prima che il mezzo si scagliassi contro gli scogli e si spezzasse in due. Alcuni migranti hanno raggiunto la costa con i propri mezzi, mentre altri sono rimasti in balia delle onde e del mare mosso che in questa stagione raggiunge temperature molto basse. Cinquanta migranti sono stati salvati, mentre quaranta corpi senza vita sono stati recuperati dai soccorritori. Tra loro, un bambino di 7 anni, uno di 3 e un neonato. Almeno 80 persone mancano all’appello.
I soccorsi e la solidarietà
In queste ore i soccorritori stanno facendo di tutto per recuperare i corpi senza vita e trovare i dispersi che sono finiti in mare all’alba. Il bilancio è destinato ad aggravarsi perché man mano che passano le ore le possibilità di recuperare i migranti vivi si fa più fievole. Il personale del 118 e della Crocerossa assiste i sopravvissuti, che hanno bisogno di essere rifocillati e riscaldati. Sul posto per i soccorsi sono anche intervenuti la Capitaneria di Porto con due motovedette e la Guardia di Finanza della città calabra. Presenti anche la polizia di Stato ed i carabinieri. Le forze dell’ordine stanno cercando di raccogliere testimonianze dei sopravvissuti per capire esattamente quale fosse il numero delle persone a bordo e la dinamica del viaggio. Tra le persone soccorse si troverebbe anche uno scafista.
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