L’indagine della Procura di Bari è su un clamoroso nuovo caso di violazione della privacy su conti correnti anche di politici, militari e altre personalità pubbliche importanti.
Tutto parte da un ex dipendente di Intesa Sanpaolo che, tra il febbraio 2022 e l’aprile 2024, ha effettuato oltre 6.000 accessi abusivi. La banca ha scoperto la violazione grazie ai suoi sistemi interni di sicurezza e ha immediatamente avviato un’indagine disciplinare, conclusasi con il licenziamento del dipendente l’8 agosto scorso.
Tra i conti correnti violati figurano quelli di personalità di rilievo, tra cui Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, ma anche numerosi clienti privati e militari. La banca, che conta su un totale di 13,6 milioni di clienti e 3.300 filiali, ha denunciato il caso alle autorità competenti, contribuendo all’avvio delle indagini della magistratura e del garante della privacy. Nei settemila accessi non autorizzati il controllo su più di trentamila clienti di Intesa e di 679 filiali.
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Il quotidiano Domani ha riportato che la scoperta è avvenuta quando un cliente, insospettito dal numero di accessi non autorizzati al proprio conto corrente, ha ricevuto conferma di attività insolita dal direttore della sua filiale. Da lì, è scattata la denuncia alle autorità e il conseguente intervento della procura. I sistemi di monitoraggio dell’istituto bancario, progettati per individuare comportamenti anomali, hanno confermato la presenza di accessi irregolari.
Intesa Sanpaolo ha dichiarato di aver adottato tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei conti correnti, ribadendo il suo impegno nella protezione dei dati sensibili della propria clientela. Le indagini sono tuttora in corso per chiarire le motivazioni dietro queste gravi violazioni.
Violazione conti correnti, chi sono le vittime famose questa volta?
L’inchiesta sulla violazione dei conti correnti, condotta dalla Procura di Bari, ha rivelato che tra le vittime degli accessi abusivi vi sono importanti figure politiche e istituzionali. Tra queste, spiccano il nome della premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, e il suo ex compagno, il giornalista Andrea Giambruno. Anche i ministri Daniela Santanchè e Guido Crosetto, e il presidente del Senato Ignazio La Russa sono stati coinvolti. Altri nomi di rilievo includono il procuratore del Dna Giovanni Melillo, i governatori Michele Emiliano e Luca Zaia, e il procuratore di Trani Renato Nitti. L’indagine ha svelato anche la violazione dei conti di ufficiali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia
Domani che ha riportato la notizia, ha analizzato la differenza tra la nuova violazione di conti correnti e lo scandalo dossieraggio uscito fuori ad inizio anno. L’inchiesta di Perugia, da ultime informazioni, ha svelato ulteriori accessi abusivi a banche dati, coinvolgendo politici, VIP e sportivi. Tra le personalità colpite figuravano allora nomi come i ministri Crosetto, Urso e Lollobrigida, oltre a figure dello spettacolo come Fedez, Francesco Totti e il presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Il regista dell’operazione sarebbe Pasquale Striano, luogotenente della Guardia di Finanza, accusato di aver effettuato oltre 800 accessi illegali ai sistemi antiriciclaggio e antimafia. Il procuratore Raffaele Cantone ha confermato la richiesta di arresti domiciliari per Striano, rigettata dal Gip di Perugia. Le indagini mirano a scoprire l’utilizzo delle informazioni raccolte e chi ha orchestrato queste ispezioni illegali. Tra le vittime figurano anche manager e imprenditori di spicco, come il presidente della Salernita.
Altri famosi data breach bancari: dal 2018 una vera emergenza e non solo per l’Italia.
I data breach su conti correnti bancari e non solo rappresentano una vera e propria emergenza in Italia ma anche all’estero. Si può essere vittime di estrapolazione o pubblicazione di dati riservati in tantissimi contesti e il 2018 come anno fu decisivo per rivelare questa nuova e importante emergenza globale.
Uno dei casi più noti è quello di Unicredit, che ha subito un attacco massiccio al proprio portale di mobile banking. Gli hacker sono riusciti a sottrarre dati personali di circa 778.000 clienti, inclusi nomi, codici fiscali e codici identificativi, compromettendo la sicurezza anche del PIN di accesso per alcuni di essi. Questo ha portato a una sanzione di 2,8 milioni di euro imposta dal Garante per la Privacy, evidenziando la necessità di rafforzare le misure di sicurezza.
Un altro episodio rilevante ha coinvolto NTT Data, sanzionata per non aver adottato le misure necessarie per prevenire la fuga di informazioni sensibili. La digitalizzazione dei servizi bancari ha accelerato, ma le difese non sono sempre sufficienti. Il fenomeno non riguarda solo l’Italia: nel 2018, colossi come British Airways e Marriott hanno subito attacchi simili. A livello globale, gli incidenti di violazione dei dati sono aumentati del 240% negli ultimi anni, con costi altissimi per le aziende.
L’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e i sistemi di sicurezza potenziati diventa cruciale per proteggere i dati bancari e personali, poiché i cybercriminali affinano continuamente le loro tecniche. Tuttavia, l’Italia ha ancora molta strada da fare per garantire una protezione adeguata contro queste minacce.