Tutto era già pronto : dai funerali ai manifesti fino alla data fissata nella parrocchia di San Giacomo del quartiere barca a Torino. Ma i parenti di Caterina Milone, 101 anni non sapevano che in realtà c’era stato uno scambio di persona e che è la loro mamma era viva.
Il corpo che hanno ritrovato nella bara era quello della compagna di stanza Claudina Genesin, di novant’anni.
Una storia che raccontata così, sembrerebbe uscita da un romanzo pirandelliano, ma in realtà è accaduta davvero, a Torino. Si è trattato di uno scambio di identità.
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“Ora sorrido, ma non c’è nulla da gioire”
Franca, figlia di Caterina, racconta a La Stampa: “Ora sorrido, ma in questa storia non c’è proprio nulla da gioire”.
E proprio la figlia Franca che ha ricevuto una chiamata dalla casa di riposo: “Una voce femminile dalla Rsa mi ha comunicato che mia mamma era mancata. Ho pianto tanto, ma c’era da organizzare il funerale. Preparare i vestiti. E scegliere una bella foto per il funerale”
Ad accorgersi che non era sua madre, è stata sempre Franca il giorno dopo. “Quella mattina non ci hanno fatto entrare nella struttura perché c’era qualche positivo al Covid. Nel frattempo avevamo fatto trasferire la salma dalla Rsa alla Casa del Funerale a San Mauro. E’ proprio nella Casa del Funerale che, il giorno successivo, io, mio fratello Aldo e mia sorella Domenica abbiamo scoperto che il corpo non era quello di nostra madre. A quel punto abbiamo chiamato i carabinieri. Poi siamo andati a Torrazza dove abbiamo incontrato il figlio di Claudina Genesin, alla ricerca della madre senza che nessuno gli avesse comunicato il decesso“.
Insomma, un gravissimo errore della struttura, cui ora toccherà rispondere delle proprie responsabilità ai carabinieri di San Mauro : “Mia madre deve assumere solo una pastiglia per la pressione”, poi dice che nessuno della Rsa ha chiamato per scusarsi.
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