Nonostante l’aereo sia, dati alla mano, uno dei mezzi più sicuri per i viaggi a lunga distanza, le recenti cronache hanno riacceso il dibattito sulla sicurezza aerea. In particolare, la Procura di Brindisi sta indagando su due società aerospaziali accusate di aver fornito componenti non conformi a Leonardo Aerostrutture, destinati ai settori 44 e 46 del Boeing 787 Dreamliner. Queste inchieste evidenziano la necessità di garantire rigorosi controlli nel settore aeronautico, soprattutto per i voli intercontinentali.
Leonardo Aerostrutture, parte del gruppo internazionale Leonardo, è un’azienda leader nell’industria aerospaziale, specializzata nella produzione di componenti avanzati per aerei. Con una forte presenza globale, Leonardo collabora a numerosi programmi strategici internazionali, inclusa la produzione per il Boeing 787 Dreamliner.
Questo aereo, sviluppato dalla Boeing, è un bimotore a fusoliera larga progettato per voli a lungo raggio. Realizzato con materiali compositi innovativi, come la fibra di carbonio, il Boeing 787 è noto per la sua efficienza nei consumi, risparmiando circa il 20% di carburante rispetto ai modelli precedenti.
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Leonardo Aerostrutture contribuisce a questo progetto, producendo componenti chiave per le sezioni 44 e 46 della fusoliera, garantendo così elevati standard di sicurezza e prestazioni. Il Boeing 787 è oggi uno dei velivoli più utilizzati nel trasporto aereo intercontinentale, grazie alla sua affidabilità e innovazione tecnologica.
Boeing 787 e Procura di Brindisi: chi è indagato e i motivi dell’inchiesta
La Procura di Brindisi insieme a due società sta indagando su sette persone, tutte accusate di aver prodotto parti di aereo non conformi agli standard di resistenza statica e stress, due dati importanti per la costruzione di velivoli sicuri.
Secondo le indagini, invece della lega di titanio richiesta, sarebbe stato utilizzato titanio puro, mentre le leghe di alluminio impiegate risultavano difformi. Le verifiche tecniche hanno confermato la non conformità di oltre 6.000 componenti sequestrate, tra cui circa 4.829 in titanio e 1.158 in alluminio. Questi materiali difettosi minacciano una costruzione sicura degli aerei Boeing 787 Dreamliner coinvolti.
I reati commessi sono di attentato alla sicurezza dei trasporti e frode in commercio, in danno di Leonardo e Boeing. Le investigazioni, avviate dopo un’indagine del 2021 legata a bancarotta e arresti, hanno portato al sequestro di componenti difettosi e alla richiesta di una campagna straordinaria di manutenzione sugli aeromobili B coinvolti. La società Leonardo e l’americana Boeing risultano danneggiate dalle due società brindisine.
Differenze tra titanio puro e lega di titanio, e le leghe di alluminio nei velivoli
Le indagini della Procura di Brindisi hanno rivelato che, per la produzione dei componenti strutturali destinati ai Boeing 787 Dreamliner, è stato utilizzato titanio puro al posto della lega di titanio richiesta. Questa discrepanza ha portato alla realizzazione di parti con caratteristiche di resistenza significativamente inferiori, mettendo a rischio la sicurezza a lungo termine degli aeromobili.
Il titanio puro è un metallo leggero e resistente alla corrosione, ma presenta una bassa resistenza meccanica rispetto alle leghe di titanio. Le leghe di titanio sono combinate con elementi come alluminio e vanadio, che ne migliorano la resistenza e la capacità di sopportare stress elevati, rendendole ideali per applicazioni aerospaziali. Infatti, nei velivoli, le leghe di titanio offrono un equilibrio ottimale tra leggerezza, resistenza alla fatica e capacità di operare in condizioni estreme.
Le leghe di alluminio, anch’esse largamente impiegate nell’industria aeronautica, sono note per la loro leggerezza e resistenza alla corrosione. Tuttavia, le leghe utilizzate devono rispondere a standard specifici di resistenza meccanica. Secondo le indagini, le leghe di alluminio utilizzate erano difformi da quelle previste, compromettendo ulteriormente la sicurezza strutturale del Boeing 787.
Queste difformità materiali possono influenzare la durata e la resistenza delle parti, con il rischio di compromettere la sicurezza del trasporto aereo, motivo per cui le componenti difettose sono state sequestrate.