Un caso di intossicazione alimentare in Trentino ha portato al richiamo di alcuni lotti del formaggio Puzzone di Moena, prodotto dal Caseificio Sociale di Predazzo e Moena, a causa della possibile presenza di Escherichia coli. La vicenda, che ha coinvolto una bambina di un anno residente a Cortina d’Ampezzo, evidenzia ancora una volta l’importanza della sicurezza alimentare e della vigilanza sui prodotti consumati.
Cosa è successo: il caso della bambina intossicata
La bambina è stata ricoverata in ospedale dopo aver manifestato sintomi riconducibili a un’intossicazione alimentare. L’episodio si è verificato in seguito al consumo di formaggio prodotto con latte crudo. Gli esami condotti hanno confermato la presenza di batteri appartenenti al ceppo di Escherichia coli produttore di Shiga-tossine (STEC), responsabili di gravi infezioni alimentari.
La vicenda ha messo in allarme le autorità sanitarie locali, che hanno avviato immediate indagini epidemiologiche per individuare la fonte del contagio. Il collegamento diretto con il formaggio Puzzone di Moena è emerso chiaramente, portando al richiamo preventivo dei lotti incriminati.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
I lotti richiamati: cosa fare se li hai acquistati
Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di diversi lotti del Puzzone di Moena prodotti tra dicembre 2023 e luglio 2024. I numeri dei lotti coinvolti includono:
- Lotto 24080
- Lotto 24084
- Lotto 24094
- Lotto 24100
- Lotto 24102
- Lotto 24106
- Lotto 24112
- Lotto 24118
- Lotto 24124
- Lotto 24130
- Lotto 24136
- Lotto 24142
I consumatori che hanno acquistato questi prodotti sono invitati a non consumarli e a riportarli presso il punto vendita per ottenere un rimborso o una sostituzione. L’elenco completo dei lotti interessati è disponibile sul sito ufficiale del Ministero della Salute nella sezione dedicata agli avvisi di sicurezza alimentare.
Perché l’Escherichia coli è pericolosa
L’Escherichia coli STEC è un batterio che può causare gravi infezioni gastrointestinali. Nei casi più gravi, come quello della bambina ricoverata in Trentino, l’infezione può portare alla sindrome emolitico-uremica (SEU), una condizione che provoca insufficienza renale acuta e complicazioni sistemiche, in particolare nei bambini sotto i cinque anni e nelle persone anziane.
I sintomi dell’infezione da Escherichia coli possono includere:
- Diarrea grave, spesso ematica
- Dolori addominali intensi
- Febbre
- Nausea e vomito
Le autorità sanitarie sottolineano l’importanza di rivolgersi immediatamente a un medico in caso di sospetta intossicazione alimentare, soprattutto per i soggetti più vulnerabili.
Il consumo di latte crudo: un rischio evitabile
Il formaggio Puzzone di Moena è prodotto con latte crudo, un ingrediente che, se non correttamente trattato, può contenere microrganismi patogeni. Nonostante i controlli rigorosi, il consumo di prodotti a base di latte crudo rappresenta un rischio maggiore rispetto a quelli realizzati con latte pastorizzato.
Le autorità consigliano di evitare il consumo di latte crudo e derivati, in particolare per i bambini piccoli, le donne in gravidanza, gli anziani e le persone immunocompromesse.
Precedenti e misure di sicurezza
Non è la prima volta che il Trentino registra casi di infezione da Escherichia coli legati a formaggi prodotti con latte crudo. Nel 2023, un episodio simile coinvolse una bambina trentina, anch’essa colpita da sindrome emolitico-uremica dopo aver consumato formaggio di malga contaminato. Questi eventi sottolineano la necessità di rafforzare i controlli e sensibilizzare i consumatori sui rischi associati a determinati prodotti.
I produttori di latte crudo e formaggi stagionati sono tenuti a rispettare standard di sicurezza elevati, e ogni episodio di contaminazione è un monito per migliorare ulteriormente i processi di lavorazione e distribuzione.
Cosa possiamo imparare da questo caso
Il caso della bambina intossicata dal formaggio Puzzone di Moena è un promemoria dell’importanza di una vigilanza costante sulla qualità e sulla sicurezza dei prodotti alimentari. È fondamentale che i consumatori seguano le indicazioni delle autorità sanitarie e prestino attenzione agli avvisi di richiamo.
Se sei in possesso di uno dei lotti richiamati, evita di consumarlo e segui le istruzioni per il reso. Inoltre, considera di preferire prodotti realizzati con latte pastorizzato, in particolare se appartieni a categorie a rischio.
La salute alimentare è una responsabilità condivisa tra produttori, distributori e consumatori. Rimani informato e fai attenzione a ciò che porti in tavola.