Dallo stop agli asili al piano straordinario di Biden per l’immigrazione
Dopo la repressione al confine meridionale e lo stop alle procedure di asilo tra Stati Uniti e Messico (per contrastare gli ingressi illegali e le eccessive richieste), Joe Biden corre ai ripari con un’apertura straordinaria per gli immigrati in difficoltà. Il nuovo piano, che risponde alle crisi e all’emergenza, cerca di addolcire la pillola ai democratici, sbalorditi e arrabbiati per le misure troppo restrittive.
Il piano, annunciato e in attuazione da ieri, prevede la possibilità di ottenere la cittadinanza per centinaia di migliaia di immigrati senza status legale. La misura aiuterà soprattutto i coniugi di cittadini statunitensi che hanno difficoltà a far passare la frontiera ai propri congiunti. I funzionari amministrativi stimano che l’operazione potrebbe coinvolgere oltre mezzo milione di immigrati.
L’azione di Biden è una risposta all’urlante propaganda anti-immigratoria di Donald Trump, che spinge anche per respingimenti di massa per difendere i confini statunitensi. In questo contesto, l’iniziativa di Biden offre protezione federale ed è una delle azioni più ampie di questo decennio a favore degli immigrati. La scelta è stata poi sottolineata in un ampio discorso rivolto ai sostenitori.
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Secondo Joe Biden, proteggere i confini non esclude l’accoglienza degli immigrati in difficoltà. Nel suo discorso, ha richiamato la Statua della Libertà come simbolo reale e non come reliquia della storia americana.
Immigrazione e piano Biden anti Trump: cosa deve fare un non statunitense per rientraci?
Biden risponde con urgenza alla propaganda violenta di Trump e, allo stesso tempo, affronta una vera e propria emergenza immigrazione al confine con il Messico. Trump critica con veemenza l’amnistia proposta da Biden, mentre Biden, temendo un possibile ritorno di Trump alla presidenza, avvia il piano di apertura che stiamo descrivendo.
Secondo AP News, un immigrato deve aver vissuto negli Stati Uniti per almeno dieci anni e aver sposato un cittadino statunitense per poter beneficiare delle nuove misure, che entreranno in vigore da lunedì. Se la domanda dell’immigrato viene approvata, avrà tre anni per richiedere la carta verde e ottenere un permesso di lavoro temporaneo. Durante questo periodo, sarà protetto dal rischio di essere deportato.
Alti funzionari amministrativi hanno dichiarato anonimamente che circa 50.000 bambini non cittadini hanno genitori sposati con cittadini americani. La durata del matrimonio non è un requisito per ottenere la tutela federale, ma il fatto stesso di essere sposati è cruciale. Sebbene queste misure possano aiutare fino a mezzo milione di coppie e immigrati, molti altri non rientrano nei criteri e non potranno entrare negli Stati Uniti, nemmeno per cercare lavoro.
Immigrati e rappresentanze legali e associative rispondono al piano Biden
Gli immigrati e i loro rappresentanti hanno accolto positivamente il piano di Biden, descrivendolo come un passo avanti significativo. Tuttavia, sostengono che resta ancora molto lavoro da fare. L’avvocato Hans Meyer e la senatrice Julie Gonzales hanno sottolineato l’importanza di una riforma completa da parte del Congresso.
La vice presidente Kamala Harris ha twittato su X “fin dal primo giorno della nostra amministrazione, il presidente Biden e io abbiamo lavorato per proteggere gli immigrati, tenere unite le famiglie ed espandere percorsi legali verso la cittadinanza. Oggi ci basiamo su questo lavoro intraprendeno azioni coraggiose per portare sollievo a più di mezzo milione di persone”.
Al 18 giugno, l’American Immigration Council crea una scheda dedicata alla libertà vigilata per le famiglie con status misto, una vera e propria libertà condizionale. Ecco che cosa scrive nel suo resoconto. Il piano di Biden risolve le difficoltà burocratiche che impedivano ai coniugi di cittadini statunitensi di ottenere la residenza permanente. Consentendo loro di richiedere la carta verde senza dover lasciare gli Stati Uniti, il programma facilita l’unione familiare e offre protezione contro la deportazione, anche se il programma dovesse essere sospeso in futuro.