Incidente aereo Tokyo, che cosa è successo all’aeroporto di Haneda?
Incidente aereo all’aereoporto cittadino Haneda, a Tokyo. Un aereo di linea della Japan Airleines è finito in fiamme dopo aver urtato accidentalmente un aeromobile delle forze di autodifesa, lo ha riferito l’emittente pubblica NHK.
Grande spavento per i 367 passeggeri a bordo dell’aereo finito in fiamme, lo scontro fra i due velivoli in pista ha causato cinque dispersi. Si tratta dei passeggeri che si trovavano a bordo dell’aereo della Guardia costiera al momento della collisione.
La Japan Airlines ha anche riferito il numero di volo: 516 con 400 passeggeri previsti a bordo, proveniva dal New Chitose Airport, prefettura di Hokkaido. Le cinque persone disperse sono confermate per l’aereo di volo della Guardia Costiera, al momento della collisione tutti gli altri passeggeri insieme al personale di bordo si sono messi in salvo. Si attendono notizie ufficiali sui dispersi.
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Incidente aereo ad Haneda: dettagli sulla collisione
In Giappone ci sono ben 98 aeroporti, molti dei quali sono piccoli e poco utilizzati. I viaggiatori internazionali di solito vengono fatti atterrare nei grandi aeroporti di Nagoya e Hiroshima. I collegamenti con le grandi città avvengono con i shinkansen, treni ad altissima velocità importanti per i turisti ma utilizzati anche da molti lavoratori pendolari.
Per l’arrivo diretto a Tokyo ci sono due aeroporti importanti, quello di Narita, che dista settanta chilometri, ed è collegato dal famoso treno Narita Express. Poi, c’è l’aeroporto di Haneda molto utilizzato dai viaggiatori e ricco di traffico internazionale. Dal 1978, vista la distanza a venti minuti dalla capitale, è a tutti gli effetti uno degli aeroporti internazionali più affollati al mondo. Vediamo alcuni dettagli sull’incidente aereo avvenuto.
La collisione tra i due aerei nell’aeroporto di Haneda è avvenuto alle 17:47 ora locale, per fuso orario corrispondono alle 9.47 qui in Italia. Il velivolo che ha preso fuoco è il numero Jal 516, partito dallo scalo giapponese Shin Chitose, sull’Isola Hokkaido e in direzione Haneda Tokyo. Le fiamme, il fumo, i passeggeri assistiti sono stati ripresi da più videocamere, alcuni viaggiatori sono riusciti a riprendere anche i momenti di panico all’interno dell’aereo. Le fiamme alla fine hanno avvolto tutto il velivolo, sono partite dalla coda per poi estendersi su tutta la lunghezza dell’aereo.
Scontro con aereo di soccorso della Guardia Costiera, raccontiamo il terremoto di lunedì
Sulla pista aerea più affollata del mondo si trovava l’aereo della Guardia costiera giapponese. Lunedì c’è stato un forte terremoto e il velivolo sarebbe stato utilizzato per i soccorsi nella provincia di Niigata. Sulla costa occidentale giapponese alcuni terremoti hanno fatto tremare i palazzi, le scosse più violente hanno raggiunto magnitudo 7.6, alcuni palazzi e alcune zone devono essere evacuate o soccorse.
Parliamo della città di Kanazawa che ha subito danni importanti, colpite dalle scosse le provincie di Niigata e Toyama. Sono zone che distano 400 chilometri dalla capitale, parte del terremoto si è sentito anche a Tokyo. Gli edifici crollati hanno provocato 48 morti, diverse le persone disperse, ci sono famiglie sfollate rimaste senza casa. Al lavoro ci sono mille soccorritori dell’esercito giapponese secondo quanto riferito dal primo ministro.
Incidenti aerei nel 2023 e anche prima
Il 2023 ha visto diversi incidenti aerei importanti, ad esempio quello del 6 febbraio 2023. In Australia Occidentale, un Boeing 737-300 impegnato nella lotta agli incendi è precipitato nel Parco Nazionale del fiume Fitzgerala, nella Grea Southern Region. Due soli membri dell’equipaggio, i piloti, sopravvissuti all’incidente e portati in ospedale, sono stati curati per alcune ferite.
Unica perdita l’aereo disperso ma anche con parti decisamente danneggiate. In Nepal, la sparizione improvvisa di un aereo ha preoccupato le autorità internazionali. Il velivolo diretto dalla capitale Kathmandu alla località turistica Pokhara, è caduto a causa dello spegnimento accidentale dei motori. Sono morte 72 persone, i piloti erano però non addestrati sufficientemente a carichi di stress elevato e soprattutto ad atterraggi di emergenza. Si sono registrati incidenti aerei anche in Italia, nel Torinese e a Venezia si è sfiorata la tragedia.