La notizia sta facendo il giro del mondo, Jay-Z è stato accusato di violenza sessuali su una minorenne, abuso perpetuato con Diddy durante un party di MTV.
Lo stupro ai danni di una 13enne
Lo scandalo di Puff Diddy ha gettato una coltre d’ombra su tutto l’ambiente dello showbiz. I festini del rapper che si tramutavano in violenze sessuali erano conosciuti anche da attori e musicisti famosi? Partecipavano anche loro o erano ignari? A molte domande non c’è ancora risposta, almeno fino a quando non ci sarà un processo e verranno ascoltati sia Diddy, sia le vittime.
Ma adesso c’è un’altra notizia sconvolgente associata a Sean Combs (vero nome di Puff Daddy): una donna di 37 anni ha accusato Jay-Z di averla violentata insieme a Combs, quando aveva solo 13 anni. L’accaduto è avvenuto nel 2000, durante un after party degli MTV Music Awards.
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La donna ha deciso di difendersi e per farlo ha scelto Tony Byzbee, l’avvocato che segue già molte altre vittime di Diddy. Al momento siamo a quota 120 vittime che hanno denunciato non solo Sean Combs, ma anche altri VIP che frequentavano le feste proibite del rapper. Si preannuncia quindi un processo scioccante, ancor di più del seguitissimo Depp-Heard che è finito direttamente su Netflix.
La risposta di Jay-Z
Il marito di Beyoncé non ha fatto attendere prima di rispondere all’accusa di stupro che gli è stata mossa. A NBC News ha detto di aver ricevuto una lettera dall’avvocato della donna, in cui si chiedeva una mediazione. Il rapper ha parlato di “blackmail”, ovvero una sorta di ricatto. Ha lasciato intendere che l’avvocato Tony Buzbee ha cercato di ricattarlo in cambio di soldi, così come le vittime che si sono costituite nel processo stiano solo alla ricerca di soldi facili.
Jay-Z quindi adesso è sul piede di guerra, perché il tentativo di zittirlo è caduto nel vuoto e adesso il suo obiettivo è di smascherare per frode tutte le persone che hanno organizzato la denuncia. Dichiarando anche che da lui non avranno un penny.
A detta sua, le accuse che gli sono state rivolte sono di natura atroce e dovrebbe essere rinchiuso chiunque commetta un simile crimine. Ha poi concluso dicendo: “Se così fosse, queste presunte vittime meriterebbero vera giustizia“.
Con le sue parole ha quindi sottolineato di essere innocente, di combattere affinché le sue accuse cadano e che crede in un complotto per scucire soldi facili. Chissà se è la verità o l’ennesima giustificazione di chi ha commesso un crimine ma non vuole ammetterlo…