Ci ha fatto sognare per anni, ma è giunto il momento del ritiro anche per Vanessa Ferrari, che a 33 anni ha solo un rimorso.
L’addio di Vanessa Ferrari
Vanessa Ferrari è una delle ginnaste italiane più amate di sempre, non solo per i suoi successi olimpici ma anche perché è stata la prima italiana a conquistare una medaglia individuale ai Giochi Olimpici, scrivendo una pagina di storia all’interno di uno sport in cui abbiamo ancora poca voce in capitolo.
Vederla svettare in alto sul podio ha emozionato tutta Italia, ma è “giunto il momento di dire basta”, queste le sue parole a Bresciaoggi.
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“Lo avevo già deciso prima di Parigi: quella sarebbe stata la mia ultima Olimpiade. Volevo concludere la mia carriera lì. Mi dispiace non aver potuto realizzare questo desiderio, ma sono serena. Il mio corpo sta cominciando a risentire degli infortuni” ha spiegato Vanessa, che ha dovuto rinunciare ai Giochi di Parigi a causa di un ulteriore problema fisico.
Il suo capitolo è quindi chiuso, ma le sue gesta da campionessa resteranno memorabili.
L’esordio da campionessa a 15 anni
Vanessa Ferrari è una di quelle bambine prodigio della ginnastica che macinano record e trofei uno dietro l’altro. A soli 15 anni, ai Campionati Mondiali di Ginnastica Artistica di Aarhus nel 2006, diventò la prima ginnasta italiana a vincere una medaglia d’oro nell’all-around. Ed è qui che la sua carriera esplose.
Nel corso della sua vita ha vinto ben 8 medaglie agli Europei, di cui 3 d’oro, 4 d’argento e 1 di bronzo. In Italia, è stata praticamente imbattibile: ha conquistato 22 titoli nazionali, con un rendimento altissimo.
Uno dei traguardi più sognati e rincorsi da Vanessa Ferrari è stato l’oro olimpico. Dopo la delusione di Pechino 2008 e la gara sfortunata di Londra 2012, in cui fu penalizzata dal regolamento, Vanessa non si è mai arresa e ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 ha vinto la sua medaglia d’argento al corpo libero. Anche in questo campo è stata la prima ginnasta italiana a vincere una medaglia individuale alle Olimpiadi.
Una vita di infortuni
Uno dei motivi per cui Vanessa Ferrari tanto amata è stata la sua capacità di superare infortuni devastanti e tornare a competere ai massimi livelli. È stata operata due volte al tendine d’Achille, oltre a vari altri piccoli infortuni che l’hanno tenuta lontano dalla ginnastica per molti mesi.
Ma la sua resilienza l’ha sempre portata ad affrontare le avversità e a vincere con una grinta fuori dal comune. Senza di lei, la ginnastica perde una delle sue campionesse più grandi e il suo posto rimarrà vuoto per un bel po’.