Le immagini del torero incornato durante la sesta corrida della Feria de Otoño stanno facendo il giro del mondo. Il toro deve essersi arrabbiato parecchio per far sventolare il matador come uno strofinaccio…
L’eterna polemica sulla corrida
Nonostante le corride siano state a lungo una tradizione di intrattenimento, sono sempre più gli attivisti e i gruppi per i diritti degli animali che le considerano una pratica crudele, che infligge sofferenze inutili ai tori. Questi vengono uccisi, feriti gravemente e sottoposti a livelli elevati di stress ancor prima di entrare nell’arena, dove vengono provocati con mantelli colorati per incitarli all’attacco.
La massa si divide, per alcuni questa pratica è una forma di tortura animale, ma per altri è un’espressione artistica con profonde radici culturali. Nonostante la sua popolarità in paesi come la Spagna, la corrida è stata proibita in diverse nazioni, tra cui Argentina, Canada, Colombia, Cuba, Italia e Regno Unito. L’ultima ad aver detto no alle corride è la Colombia, che bandirà gli eventi a partire dal 2027.
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Il torero incornato è “il peggior matador del mondo”
Il torero incornato da un toro gigantesco di oltre 1.300 kg è Andrés Roca Rey, 27 anni, colpito e atterrato come una bambola di pezza. Il matador è stato colpito una prima volta e sbattuto a terra, il torero si è quindi rannicchiato a palla per evitare i successivi colpi, inutilmente.
Il toro intensifica con una seconda carica che strappa parte dell’uniforme del matador, quest’ultimo in preda al dolore è stato trasportato d’urgenza in ospedale per ricevere cure mediche. Nonostante le lesioni, tra cui una ferita profonda al gluteo, il celebre matador è sopravvissuto all’attacco e ha subito un intervento chirurgico nel centro medico dell’arena.
Roca Rey, considerato uno dei toreri più famosi al mondo, non è nuovo a situazioni simili. Nel corso della sua carriera ha subito numerosi attacchi, ma continua imperterrito a cimentarsi in questa pericolosa arte. Anche in passato, ha riportato gravi ferite, compresi traumi al collo, alla coscia e al viso, ma il torero peruviano non ha mai smesso di affrontare queste bestie furiose.
Il titolo di “peggior matador del mondo” gli è stato affibbiato dai mass media, forse per sottolineare la sua sfortuna in questo campo.