Il 7 ottobre tra celebrazioni, attacchi e blocchi aerei: escalation globale

By Iole Di Cristofalo

Tutte le notizie concentrate oggi partono o sono fortemente collegate al 7 ottobre di un anno fa. Rappresenta tutt’oggi, l’inizio di una nuova radicalizzazione nello scontro tra Israele e Palestina. A rimetterci, all’inizio civili e militari israeliani sotto uno degli attacchi più violenti nella storia dei gruppi armati di Hamas.

Si è parlato e si parma molto della manifestazione finita in guerriglia a Roma, anche Torino, però, è città dove il questore ha vietato l’incontro per paura di rappresaglie violente. In Israele, il 7 ottobre diventerà ricorrenza annuale per ricordare le vittime e così anche in diverse città europee, accanto a manifestazioni Pro Palestina.

Altre commemorazioni si sono tenute a Berlino, alla Porta di Brandeburgo. Sono stati letti i nomi delle vittime; celebrazioni simili si sono svolte a Varsavia, New York e altre città. Sempre in Israele, migliaia di persone hanno osservato un minuto di silenzio in luoghi come Reim e Tel Aviv.

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Intanto, il leader iraniano Ali Khamenei ha elogiato l’attacco, affermando che ha riportato Israele indietro di 70 anni. Anche il presidente israeliano Herzog ha ribadito che il sostegno internazionale è cruciale per la pace.

Voli aerei 7 ottobre: dall’interruzioni dei voli alla ripresa decisa dall’Iran

Fermi voli Iran per il 7 ottobre
Aerei fermi

In Medio Oriente, uno dei principali effetti di giornate come il 7 ottobre (un giorno di terrorismo o di inizio guerra) è l’interruzione dei voli. L’Iran, recentemente, ha revocato le restrizioni ai voli internazionali, che erano state imposte temporaneamente per motivi di sicurezza. Il sito “Viaggiare Sicuri” consiglia ai viaggiatori italiani di evitare l’Iran, ma segnala che i voli sono in ripresa, suggerendo di pianificare il rientro in Italia. Le autorità iraniane hanno confermato che le restrizioni ai voli, inizialmente previste fino alle 6 del mattino, sono state revocate anticipatamente grazie alla garanzia della sicurezza delle operazioni da parte dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana.

Il traffico aereo internazionale è fortemente influenzato dai conflitti armati, scrive RSI. Durante un attacco missilistico su Teheran, un volo diretto a Bangkok è stato costretto a deviare. La guerra in Ucraina ha generato criticità simili, impedendo alle compagnie che sanzionano la Russia di sorvolare il suo territorio. Gli esperti di volo lavorano costantemente per garantire rotte sicure nonostante questi ostacoli, trovando percorsi alternativi più lunghi ma sicuri, come accade ora per chi vola verso l’India.

Attacchi, distruzioni e vittime del 7 ottobre 2024: aggiornamenti

ambiente distrutto dalla guerra
ambiente distrutto dalla guerra

Anche Hamas ha ricordato il 7 ottobre considerandolo un giorno di gloria per il successo dell’attacco, la replica israeliana è stata di contare i successi di risposta, dichiarando l’organizzazione terroristica agli sgoccioli. Tuttavia, i combattimenti tra Israele, Hezbollah e le forze palestinesi hanno continuato a intensificarsi nel weekend precedente l’anniversario.

Nella notte tra sabato e domenica, Hezbollah ha lanciato una serie di attacchi missilistici contro Haifa e Tiberiade, nel nord di Israele, provocando almeno 9 feriti. Israele ha ammesso di non essere riuscito a intercettare l’attacco, che ha danneggiato anche un ristorante a Haifa. Nello stesso periodo, l’esercito israeliano (Idf) ha riferito che circa 140 razzi sono stati lanciati dal Libano verso Israele.

In risposta, l’aeronautica israeliana ha condotto raid su Beirut, prendendo di mira Dahiye, un’area considerata roccaforte di Hezbollah, dove una serie di esplosioni ha devastato edifici. Nelle stesse ore, a Gaza, le forze israeliane hanno lanciato un’operazione di terra per neutralizzare miliziani di Hamas nascosti tra gli sfollati.

Il clima di tensione si è esteso anche all’Iran, che ha temporaneamente sospeso tutti i voli, pur revocando le restrizioni nelle ore successive. (Fonte: Ansa)

Notizie dal Pakistan, attentato con due vittime cinesi

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Domenica sera, un attacco suicida vicino all’aeroporto di Karachi, in Pakistan, ha provocato la morte di due cittadini cinesi e il ferimento di altre dieci persone.

L’attentato, rivendicato dal Baloch Liberation Army (BLA), ha colpito un convoglio di ingegneri e investitori cinesi, accusati dal gruppo separatista di contribuire allo sfruttamento delle risorse del Belucistan attraverso il Corridoio Economico Cina-Pakistan (CPEC).

Il BLA si oppone alla presenza cinese nella regione e ha condotto numerosi attacchi simili. L’ambasciata cinese a Islamabad ha condannato con fermezza l’attacco, esprimendo preoccupazione per la sicurezza dei propri cittadini coinvolti nei progetti infrastrutturali legati agli investimenti di Pechino.