Secondo mandato in Commissione di Ursula Von Der Leyen
Per la politica europea arriva finalmente la stabilità con la decisione finale del Parlamento Europeo di confermare Ursula von der Leyen alla Commissione Europa come presidente. Giorgia Meloni ha votato contro, confermando la sua posizione per la parte politica più di destra e meno centrista o moderata. In finale, ci sono stati 401 voti a favore, 284 contrari e 15 astenuti. In questi mesi, su Fratelli d’Italia si è dibattutto su quale delle ultime due posizioni avrebbero preso, fatto sta che nonostante il dialogo sia buono con Ursula si correva per un altro candidato e un’altra forza politica. Il primo mandato di Ursula è iniziato nel 2019, nel 2024 siamo al secondo mandato.
Il motto di Leyen è Europa Forte, si lavorerà sulla coesione dopo un’elezione che agognava una maggioranza europea carica di divisioni e problemi. “Le scelte definiscono il destino e in un mondo pieno di avversità il destino dipende da ciò che faremo ora” ha detto la Presidente appena rieletta.
I programmi di Ursula Von Der Leyen e le critiche a chi lascia passare le violazioni sull’Ucraina a Mosca
“Non lascerò che la polarizzazione estrema della nostra società venga accettata e non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo”. Il secondo impegno importante di Ursula è chiaro ed è quello che più temono i tanti per i costi che comporterà, ovvero la transizione energetica, la trasformazione delle industrie in industrie sostenibili. La strada del Green deal europeo da attuare nei primi 100 giorni e guardando agli 2024. “Questo preparerà la strada verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2024, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima”.
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Sul Mediterraneo e poi su Orban: la presidente di secondo mandato ha dichiarato che nominerà un Commissario per il Mediterraneo che lavorerà su investimenti, partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro. Insomma, un’altra risposta alla crisi migratoria che parte dall’investimento sui territori di partenza. Viktor Orban troppo vicino a Mosca, troppo indipendente dalle scelte comunitarie sul dialogo con Cremlino per l’Ucraina. Questo ha attirato le critiche di Ursula Von del Leyen così come di altri leader europei colpiti anche dalle immagini dell’ospedale pediatrico distrutto.
Per Von Der Leyen: divisioni nella nostra maggioranza
Della maggioranza, solo Antonio Tajani e Forza Italia hanno votato sì con convinzione alla rielezione di Leyen. Matteo Salvini deciso no, ammettendo anche che la rieletta non è in grado di ricoprire il suo ruolo nella Commissione. Anche Fratelli d’Italia ha votato contro e, di conseguenza, anche Giorgia Meloni con molti silenzi anche se avevafatto trapelare verso il no o il nì. con Ursula il dialogo corre anche perché Giorgia Meloni si è fatta carico di impegni importanti per l’Ucraina e l’immigrazione dal Mediterraneo.
La stabilità nella commissione non si è riflettuta subito positivamente sulle borse, anzi gli indici nazionali e di produzione hanno registrato oggi qualche calo, forse dovuto anche agli aumenti della benzina e del gas. Il caldo poi crea più difficoltà, nelle città, sul lavoro e nei trasporti. Dal gran caldo a momenti di piogge intense, questo si sta vivendo in tutta l’area europea con dei momenti di frescura che arrivano dall’Atlantico ma sono di breve durata.
Stallo sui tassi d’interesse deciso dalla BCE
Il momento di decisione sulla presidenza della commissione sicuramente ha creato uno stallo su altri indici, ad esempio sull’inflazione, sui tassi di interesse bancari, sullo spread. a Bce ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse.
Il tasso sui rifinanziamenti principali resta quindi a 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%. Lo comunica la Banca centrale dopo la riunione del Consiglio direttivo.
“Non siamo vincolati ad un particolare percorso dei tassi”: lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde al termine della riunione del Consiglio direttivo. “Alcuni parametri dell’inflazione di fondo sono aumentati ma la maggior parte sono rimasti stabili”, ha detto Lagarde, spiegando che l’inflazione “fluttuerà” su questi livelli (a giugno era 2,5%) e nella seconda metà del 2025 calerà. (Fonte: Ansa).