Aggressione di gruppo e omicidio ad Asti di Manneh Nafugi. Un caso diverso ma che ricorda Willy Monteiro Duarte

By Iole Di Cristofalo

Troppi casi di aggressione da parte di gruppi su singole persone o coppie

Nelle pagine della cronaca si susseguono sempre più frequentemente casi di aggressione di gruppo ai danni di singoli individui o coppie. Basterebbe un breve sguardo online per trovare numerosi episodi di ferimenti gravi o persino morti causate da violente percosse o emorragie.

L’episodio avvenuto ad Asti, Comune di Canelli, ha visto coinvolti richiedenti asilo di origini pakistane: la vittima, un diciottenne, è purtroppo deceduta in ospedale a seguito dell’aggressione perpetrata da un gruppo di aggressori che lo hanno colpito fino a farlo crollare a terra. Secondo quanto riportato dalle cronache, tutto è partito da un litigio, che ha scatenato la furia del gruppo. Ma procediamo con ordine: cosa è accaduto esattamente la scorsa notte?

Aggressione di Canelli, la sera del 30 aprile. Un fatto che vede coinvolti immigrati di un centro di accoglienza

richiedente asilo aggressione
Aggressione tra immigrati richiedenti asilo, succede ad Asti

Canelli si trova nell’Astigliano, durante la sera del 30 aprile, in pieno centro e sotto gli occhi dei passanti, un diciottenne del Gambia viene colpito con bastoni e catene. L’aggressione è da parte di un gruppo di richiedenti asilo. I passanti non sono gli unici testimoni, ci sono delle telecamere di sorveglianza che riprendono la zona e le immagini sono già in mano agli inquirenti.

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Il ragazzo a seguito delle percosse finisce in coma, in ospedale viene inserito nel reparto di terapia intensiva, il decesso è avvenuto questa mattina. I carabinieri hanno fermato un aggressore, un ventenne di origini pakistane, ora è accusato di omicidio. Bisogna conoscere l’identità degli altri aggressore e per ora le informazioni ancora non ci sono.

Anche se con dinamiche lontanissime, questo caso riporta alla memoria il caso di Willy Monteiro Duarte, Anche lui fu aggredito nel centro storico, davanti un locale di musica, davanti a testimoni. Willy Monteiro Duarte prese le difese di un amico, motivo per cui è stato anche decorato al valore.

Manneh Nafugi era del Gambia e aveva diciotto anni, colpito alla testa mortalmente

Il giovane deceduto in questa tragica vicenda è Manneh Nafugi, il quale è stato trasportato d’urgenza presso l’ospedale di Alessandria. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, un altro individuo coinvolto nell’episodio è un 34enne attualmente detenuto nel Carcere di Quarti d’Asti, in attesa della convalida del fermo con l’accusa di omicidio. Manneh è stato circondato da diversi individui, di cui si conosce al momento l’età di due fermati.

Un altro soggetto, secondo le testimonianze di uno dei pakistani presenti sul luogo, è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Canelli. Le armi utilizzate includono bastoni e catene d’acciaio, quest’ultime impiegate comunemente per biciclette o motorini. Sono proprio le catene ad aver inflitto le gravi lesioni fatali, confermandosi come arma del delitto. Manneh, che versava in condizioni critiche dopo l’aggressione, è stato trasferito con l’elicottero presso l’ospedale di Alessandria. Era ospite del Centro di Accoglienza Straordinaria di Cassinasco (il CAS). Sembra che dissidi pregressi all’interno del centro possano aver contribuito ai malumori che poi hanno scatenato la tragica lite. Tuttavia, le autorità hanno definito i motivi alla base dell’aggressione come futili.

Secondo diverse fonti, risulta che il primo individuo di 24 anni fermato abbia inflitto al giovane deceduto un colpo alla testa utilizzando una catena di antifurto, prima di fuggire insieme a un complice, sebbene altri partecipanti siano stati coinvolti nell’aggressione.

Cosa sappiamo riguardo a Cassinasco, Canelli e il centro di accoglienza?

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano nel 2023, sussiste la difficoltà nel gestire un centro di accoglienza per immigrati destinato anche a giovanissimi in un piccolo paese collinare con soli 590 abitanti, come Cassinasco, distante sette chilometri da Canelli, il centro urbano più vicino che dispone anche di una scuola. Il costo della corsa in pullman ammonta a circa tre euro, mentre l’abbonamento mensile è di 44 euro. Tuttavia, le strutture di accoglienza non sempre possono coprire integralmente le spese di trasporto. Inoltre, la zona richiede riscaldamento a causa delle basse temperature, che talvolta non è garantito nemmeno per l’acqua.

Sul quotidiano Avvenire, si legge che l’omicidio avvenuto oggi di un ospite al di fuori del centro ha suscitato polemiche immediate. I grandi centri di accoglienza sono sotto la giurisdizione prefettizia, conosciuti come Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS). Le questioni legate all’ospitalità, ai controlli e alla gestione anche di piccoli gruppi di migranti si intrecciano con numerosi problemi irrisolti, che spaziano dai rimpatri ai Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), fino alla questione dell’asilo, su cui sia ambienti laici che cattolici stanno da giorni evidenziando criticità.

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