“Glaciers and Students”, Italia alla scoperta di 7.200 ghiacciai nel K2

By Ana Maria Perez

Dopo che nel 2021 il Ministero degli Esteri italiano aveva approvato la creazione di un progetto per censire e monitorare i 5.350 ghiacciai del Pakistan, nulla si era più saputo del programma di sviluppo. Il Ministero aveva annunciato all’epoca che il nome del progetto sarebbe stato “Glaciers and Students” , dedicato all’esploratore e scientifico italiano Ardito Desio.

Il progetto è stato approvato in occasione dell’anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle montagne, che ricorreva nel 2022, ma per problemi legati alle conseguenze della pandemia e ad altre questioni di carattere burocratico e organizzativo, non è stato possibile svilupparlo.

Ora il dicastero comunica altre notizie che posizionano l’Italia in “pole position” nell’inventariare 7.200 ghiacciai della zona del K2. Gli scienziati completeranno una complessa mappatura satellitare di tutti i ghiacciai presenti nella catena montuosa Karakorum, la più grande riserva d’acqua dolce dell’Asia. Inoltre, “Glaciers and Students” punta a creare un nuovo parco naturale nella regione del Gilgit Baltistan.

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Di cosa tratta il progetto?

Il progetto parla di una grande collaborazione scientifica tra i due Paesi, che data più di 100 anni. La realizzazione della mappatura sarà possibile grazie alla partecipazione dell’Agenzia della Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp) in collaborazione con EvK2Pakistan. Altri enti che fanno parte dell’ambizioso progetto sono dalla parte italiana Cooperazione italiana, Asi, Università di Cagliari e Milano. La parte pakistana è promossa da diverse Università e istituzioni locali.

La Regione del Gilgit Baltisan è attraversata dall’Indo. Il progetto darà la possibilità al Pakistan di conoscere nuove tecnologie di riconoscimento dei ghiacciai per scoprire e sfruttare le proprie risorse idriche. Inoltre, il controllo dei ghiacci consentirà di creare un sistema di prevenzione per evitare dissesti e inondazioni.

Nel 2022 il Pakistan ha dichiarato di avere perso 1.200 cittadini durante i dissesti idrogeologici, mentre almeno un milione di abitazioni sono state distrutte. La collaborazione con il nostro Paese non può che aprire uno spiraglio di speranza nella lotta contro alcuni degli effetti drammatici delle calamità naturali.

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