Altro caso di violenza a Roma: un tassista 34enne, infatti, è stato arrestato con l’accusa di aver aggredito e abusato di due studentesse straniere.
I fatti
I fatti risalirebbero allo scorso 14 ottobre, zona Trastevere, a poca distanza dagli alloggi della John Cabot, l’università dove le due ragazze studiavano.
Dopo la denuncia sporta dalle due ragazze e l’ascolto dette testimonianze, sono iniziate le indagini, in cui decisiva è stata la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, presenti nella zona in cui è avvenuta la violenza.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Una delle due ragazze ha raccontato ai poliziotti di aver trascorso la serata in compagnia della sua amica.
Dopo di che, verso l’una di notte, hanno preso un taxi e fatto rientro presso l’alloggio universitario. Erano sul punto di andare in camera, quaando lungo il tragitto una delle due ha accusato un malore e si è fermata.
Nel frattempo, nell’area taxi era fermo il 34enne, che approfittando del malore della giovane, ha raggiunto le due ragazze alle spalle, palpeggiandole nelle zone intime.
Le due ragazze sono riuscite a scappare e a chiedere aiuto, nonché a filmare l’uomo.
Grazie alla descrizione del soggetto e all’acquisizione dei filmati di videosorveglianza, gli investigatori sono riusciti ad identificare l’autore della violenza, come riportato da IlRiformista.
Il premier Meloni e la richiesta di finanziamento per i Centri Antivolenza
La violenza è avvenuta proprio in concomitanza della richiesta del premier Meloni di rifinanziare i Centri Antivolenza: “Questo Governo è e sarà sempre in prima linea per combattere la violenza sulle donne e la terribile piaga del femminicidio“, ha spiegato il premier nel videomessaggio inviato al convegno “Non più sole – La drammatica attualità della violenza contro le donne” .
Il prossimo 25 novembre si celebra, come ogni anno, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “C’è molto lavoro da fare e intendiamo portarlo avanti a 360 gradi, incentrando il nostro impegno su tre pilastri d’azione: prevenzione, protezione, certezza della pena”.