Era esasperato dai debiti, una vita passata a lavorare, “Lo chiamavano tutti baffo, per via dei suoi vistosi baffoni, alla Magnum PI”, racconta chi lo conosce.
Dall’estate del 2021 aveva deciso di rilevare il bar Parisienne di via San Secondo 73, a Torino, che però non si era rivelato un buon investimento.
Una zona non proprio strategica, con scarso passaggio, in più la scelta coraggiosa di rilevare un bar nel bel mezzo di una pandemia: .”Non è stata una buona idea. Spesso si lamentava per i problemi economici. A causa di un prestito da restituire” racconta una cliente e amica.
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Il messaggio all’ex, poi il gesto estremo
Si è così tolto la vita Sebastiano Ibba, 64 anni, in un modo atroce, facendo harakiri con un coltello, proprio come i samurai.
Poco prima del terribile gesto estremo, ha inviato un messaggio all’ex fidanzata: “Addio, grazie per quello che hai fatto per me”.
Era intrappolato nei debiti, e ieri dopo il messaggio è stata proprio la ex a trovare il cadavere: si era precipitata da lui allarmata dal messaggio che aveva ricevuto.
Ha trovato la serranda semiabbassata, l’ha sollevata ed è entrata. E’ stato lì che ha trovato il cadavere dell’uomo, nella penombra del locale con le luci spente. Le sedie contro la vetrina, i tavolini impilati uno sull’altro. Dietro al bancone, Sebastiano inerme e il sangue sul pavimento.
Giunti i soccorsi, è risultato evidente che la coltellata mortale altro non era stata che il frutto di un gesto volontario, autoinflitto, seppure incomprensibile: “Spesso si lamentava dei debiti, delle cambiali. Pochi giorni fa mi aveva detto che doveva restituire 50 mila euro. Se li era fatti prestare per aprire il bar” raccontano gli amici.
L’altra attività chiusa recentemente
Prima di rilevare il bar aveva gestito un altro locale, il Piccolo Ristoro di zona Parella, all’angolo tra via Carrera e via Sostegno.
Ma un paio di anni fa, era stato costretto a chiudere, per poi rilevare il bar in questione. Ma è stato poco fortunato perché dopo l’inaugurazione sono iniziati dei lavori di ristrutturazione le cui impalcature hanno nascosto le vetrine del bar: «Sfortunatissimo: subito dopo l’inaugurazione, sono iniziati attorno al palazzo i lavori di rifacimento della facciata, per via dei superbonus. Per un po’ di mesi le impalcature hanno nascosto le vetrine del bar. Una catena di sventure”.