Non si arrestano le polemiche sul web dopo l’uscita dalla casa di Marco Bellavia, colto da una crisi depressiva, e bullizzato dai suo coinquilini, che si sono beccati una bella strigliata da parte del conduttore Alfonso Signorini.
A “pagare” per il loro comportamento, sono stati in particolar modo Giovanni Ciacci e Ginevra Lamborghini, uno eliminato al televoto, l’altra squalificata per le infelici frasi sul bullismo.
“Si merita di essere bullizzato”
“Si merita di essere bullizzato” questa la frase pronunciata da Ginevra su cui la produzione non ha potuto soprassedere: “Legittimi il bullismo, Ginevra, qualcosa per la quale la gente c’è morta” ha detto Alfonso Signorini. E per questo la sorella maggiore di Elettra Lamborghini è stata squalificata.
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Ginevra ha disattivato i commenti su instagram: tanti, troppi gli insulti rivoltile in quelle giornate infernali successive all’uscita di Bellavia.
Era tra l’altro proprio quello di cui Ginevra era consapevole e che più temeva: “Ho sbagliato, mi faccio schifo, adesso mi tirerò addosso gli insulti della gente” aveva detto tra i singhiozzi poco dopo la squalifica,
E la sua profezia autoavverante è arrivata puntuale. Se Ginevra si è chiusa nel silenzio, la madre però ha voluto fare il suo intervento, stanca di vedere la figlia soffrire.
Luisa Peterlongo: “Mia figlia ha sbagliato, chiedo scusa a Marco. Ma ora è stata data in pasto agli squali”
“Sono la mamma di Ginevra e mi sento in dovere di scrivere questo mio pensiero e questa mia riflessione – ha twittato Luisa Peterlongo – Non riesco a rimanere indifferente e tranquilla dopo quello che è andato in onda. Ho visto la disperazione di un uomo incompreso e solo, è stato emarginato dal gruppo e ignorato da quelli che avrebbero dovuto dare il loro sostegno professionale. Perché non hanno agito prima? Perché hanno permesso che si arrivasse a tanto?”
“Vorrei esprimere il mio grande dispiacere al signor Marco Bellavia – scrive ancora la donna nel post – e chiedergli scusa personalmente. Non voglio giustificare mia figlia e le cose che ha detto nei suoi confronti. Non la giustifico. Come mamma però, in questo momento soffro anche per lei. Ginevra è un’anima buona, ma ha sbagliato ed è finita sul patibolo. Soffro per lei perché è stata data in pasto agli squali, gli stessi che si indignano e gridano ‘no al bullismo’. Non vedo una fine a tutto questo odio. Soffro perché voglio ancora credere nel bene e spero che le parole abbiano ancora valore e peso nella coscienza delle persone ma per ora vedo solo e soltanto odio ed ipocrisia”.
Poi chiosa: “Basta. Sono davvero stanca. Quanto odio. Tutti che sentenziano che condannano. Quanta cattiveria e veleno. Si ho sbagliato anch’io. Ho sbagliato ad esprimere un mio parere. Lascio a voi lo spazio per sbranarvi a vicenda. Io non ne posso più e preferisco il silenzio”.