I famigliari di Alessandra Matteuzzi denunciano gli haters

By Redazione

Alessandra Matteuzzi, è stata brutalmente uccisa dall’ex compagno poche settimane fa. E ora sotto le foto della donna vi sono decine e decine di commenti offensivi nei suoi confronti.

La famiglia però ha detto basta, e ha fatto sapere di avere intenzione di denunciare chiunque posti contenuti offensivi nei confronti di Alessandra.

Il caso

Alessandra Matteuzzi viveva a Bologna e da poco aveva chiuso la sua relazione con Giovanni Padovani, calciatore ed ex modello.

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Anche i vicini e gli amici di Alessandra hanno riferito di una storia d’amore tossica e violenta, dalla quale Alessandra aveva preso le distanze per riprendere in mano la sua vita.

L’uomo non aveva preso bene la separazione e aveva cominciato a scriverle e chiamarla quotidianamente, in maniera ossessiva, motivo per cui lo aveva denunciato per stalking.

Nonostante ciò il 23 agosto si è presentato sotto casa della donna, l’ha attesa fuori, e si è accanito su di lei prendendola a martellate, nell’androne. Sono stati i vicini sentendo le urla strazianti a lanciare l’allarme.

I messaggi d’odio

Dopo la tragedia, tra i numerosi messaggi di cordoglio alla famiglia, spiccavano però anche dei commenti degli hater , che giudicavano il vestiario della donna.

Un ragionamento becero e incomprensibile che ora i famigliari di Alessandra hanno deciso di punire.

“In generale, ci vorrebbe rispetto per chi non c’è più, ma bisogna che le persone comprendano anche che non ci si può comportare sui social come se ci si trovasse in un saloon del Far West e che dovranno rispondere delle loro azioni, cui come sempre corrisponde una reazione adeguata”, ha ribadito l’avvocato della famiglia di Alessandra, Chiara Rinaldi.

I genitori e i parenti della donna hanno infatti proceduto a sporgere denuncia contro alcuni utenti che hanno insultato la donna prendendosi gioco di lei.

I reati ipotizzati sono diffamazione e, in alcuni casi, incitamento all’odio. L’obiettivo dichiarato, fa sapere sempre l’avvocato Rinaldi, è quello di “perseguire gli hater uno a uno”.

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