Denuncia la scomparsa del marito, ma sono stati lei e i figli a ucciderlo

By Redazione

Circa 20 giorni fa, lo scorso 30 luglio, Monica Milite si era recata presso la caserma dei carabinieri di Giffoni Valle Piana per denunciare la scomparsa del marito 43enne Ciro Palmieri, panettiere. A distanza di 18 giorni i militari hanno invece eseguito due provvedimenti di fermo nei confronti della donna e di due figli della coppia di cui uno ha soli 15 anni. Tutti e tre risultano indiziati di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e di occultamento di cadavere. I fatti sarebbero avvenuti sotto gli occhi del figlio più piccolo della coppia di appena 11 anni che attualmente è in stato di shock

I dubbi degli investigatori

Tutto ha avuto inizio a fine luglio quando la donna ha raccontato agli investigatori di non avere più notizie del marito. Ma a incriminarla è stato un filmato delle telecamere di sorveglianza, dapprima cancellato, ma che gli investigatori sono comunque riusciti a recuperare. Ciò che ne risulta da questi filmati è agghiacciante: si vedono chiaramente i due figli minori e la moglie uccidere l’uomo, il tutto davanti agli occhi del figlioletto più piccolo di soli 11 anni. La donna aveva raccontato agli inquirenti di avere visto il marito per l’ultima volta vicino al cancello di ingresso e di avergli consegnato gli abiti da lavoro, e di non avere poi più avuto notizie di lui. In realtà le cose come dimostrano i filmati sono andate piuttosto diversamente.

La vittima sarebbe stata colpita più volte con oggetti contundenti ed anche coltelli.

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Non si trova il corpo

Adesso sono in corso le ricerche del cadavere i vigili del fuoco stanno setacciando il dirupo sulle montagne Giffoni. Sarebbero in corso attività di recupero del corpo stesso, dal momento che una volta arrestati i tre avrebbero indicato il luogo dove avevano gettato il cadavere. Ora gli investigatori stanno cercando di capire quale possa essere stato il movente che ha portato i tre a compiere la brutale aggressione culminata nell’omicidio dell’uomo.

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