La scelta di Enrico Letta di recarsi ai funerali di Alika, il nigeriano ucciso a Civitanova Marche da Filippo Ferlazzo, 32enne di origini salernitane, fa discutere.
Soprattutto, fa discutere Selvaggia Lucarelli, che all’ “Io ci sarò sabato ai funerali di Alika Ogorchukwu” non ha reagito bene. Per la verità, i giudizi severi sono stati dati da più persone, ma quello più severo sull’argomento è stato espresso proprio dalla giornalista.
Il tweet di Selvaggia
In un tweet nel quale riprendeva le dichiarazioni dello stesso segretario dem, la giornalista ha puntato il dito sulla scelta del segretario: “Non so se è meno di sinistra allearsi con Calenda o andare al funerale di un poveretto il cui omicidio non c’entra nulla col razzismo”, ha specificato la Lucarelli, e con questo ha evidenziato un punto cruciale della tragedia di Civitanova: nessun movente razziale questa volta. L’omicidio di Alika è l’omicidio di un uomo, un uomo e basta, e il colore della pelle non c’entra. Ferlazzo avrebbe ucciso chiunque gli fosse capitato a tiro, ed è lui stesso ad ammetterlo, affermando come sia affetto da scatti di violenza incontrollati per i quali era stato interdetto ed era sotto la curatela di un tutore.
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“Strumenti e strumentalizzazioni”
Nel suo post, poi, Lucarelli ha criticato Letta parlando di “strumenti e strumentalizzazioni”, dicendo come certe mosse sono sortite che “ci aspettiamo da Salvini, al massimo”.
L’autopsia sul corpo di Alika
Alika, intanto, sarebbe morto, come si legge nel documento a firma del procuratore facente funzioni, Claudio Rastrelli per un “asfissia violenta con concomitante shock emorragico interno”.
Nei prossimi giorni, il medico legale Ilaria De Vitis, dovrà inoltre chiarire anche l’orario della morte dell’ambulante nigeriano e se lo schiacciamento abbia causato la rottura di organi vitali. Nel frattempo, il suo assassino, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, da venerdì si trova rinchiuso nel carcere di Montacuto di Ancona.