Ieri vi abbiamo parlato di valanghe e di cambio climatico in Norvegia; purtroppo, un nostro connazionale di 35 anni ha perso la vita. E non è la prima volta che vi parliamo di valanghe quest’anno. Purtroppo, l’innalzamento delle temperature, provoca il distacco della neve e compromette la vita degli sciatori. Esattamente quello che è successo in Italia nelle ultime ore. Due tragedie della neve; due persone sono morte in Valtournenche e due in Val d’Aosta. Ve lo raccontiamo.
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Valanga in Val d’Aosta, un morto e un disperso
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Valanghe in Norvegia, 5 italiani travolti, un morto e 2 feriti
Valanghe ancora in Val d’Aosta, Valtournenche
La scomparsa di Velio Coviello e Gabriele Del Carlo
Sabato 1° di aprile sono scomparsi due sciatori torinesi in Valtournenche. I due erano esperti sciatori ed erano andati in gita in giornata, perfettamente attrezzati. Avevano inviato delle foto ai loro amici, mostrando un panorama mozzafiato. Quando alla sera Velio e Gabriele non sono rientrati, gli amici hanno dato l’allarme. I cellulari squillavano a vuoto e avevano perso ogni contatto con gli escursionisti. Senza esitare i soccorsi alpini si sono messi in moto, anche se oramai era buio.
Le condizioni della neve e la ripresa delle ricerche
Gli operatori del Soccorso Alpino valdostano e della guardia di finanza hanno identificato, grazie a una fotografia mostrata dagli amici dei sciatori, la zona dove i giovani avevano deciso di trascorrere qualche ora di divertimento. Sono partiti alla ricerca dei due uomini e hanno individuato presto la loro vettura nei pressi di una grande valanga, nella zona del Château de Dames. Tuttavia, le condizioni della neve non consentivano ai soccorritori di proseguire in sicurezza e hanno sospeso l’attività a notte fonda.
I due corpi degli alpinisti scomparsi erano sotto la neve
All’alba di oggi, domenica delle Palme, sono ripartite le ricerche. Purtroppo, i soccorritori hanno individuato presto i corpi senza vita dei due scialpinisti torinesi. Le operazioni di soccorso non sono facili, perché gli uomini si trovano sepolti sotto 3 metri di neve. I corpi, a distanza di 50 metri l’uno dall’altro, sono stati scoperti grazie all’apparecchio Artva che serve per la ricerca di persone sepolte e che entrambi portavano nel loro equipaggiamento alpino.
La valanga è molto estesa e la zona dove sono stati sepolti i due sciatori si trova a circa 2.350 metri di quota.
Chi erano i due alpinisti?
Del Carlo
Del Carlo aveva 39 anni e si era fatto notare per il suo impegno nell’associazionismo in favore della mobilità ciclistica . Aveva lavorato in Comune. Dal 2016 al 2021, aveva fatto parte dello staff dell’assessora alla mobilità Maria Lapietra, occupandosi delle piste ciclabili.Poi si èdedicato alla consulenza, sempre nello stesso ambito.
coviello
Coviello era ingegnere ambientale, faceva il ricercatore all’Istituto di ricerca per la Protezione idrogeologica del Cnr. Laureato al Politecnico di Torino, aveva intrapreso la carriera universitaria con dottorato sull’utilizzo di tecniche sismiche per il monitoraggio e l’allertamento delle colate detritiche. Nel suo profilo dell’Irpi si può vedere il suo curriculum scientifico.
Un’altra valanga in Alto Adige
Quata mattina di domenica 2 di aprile non sono stati trovati sotto la valanga solamente Coviello e Del Carlo, perché un’altra valanga ha travolto altri scialpinisti, stavolta in Alto Adige, uccidendone due e ferendo gravemente un altro. Il gruppo di alpinisti era formato da 7 persone, che facevano una passeggiata in Vallelunga, nei pressi di Resia. Gli alpinisti si trovavano sulla Cima Tiergartenspitz a 2.700 metri di quota quando la slavina li ha investiti.
Quando sono arrivati i soccorritori, per due degli sciatori non c’era più nulla da fare. Il terzo ferito è stato trasportato in elisoccorso all’ospedale di Bolzano. Si tratterebbe di persone della zona, che conoscevano bene le insidie della montagna. Presenti anche gli operatori del Sagf di Silandro.