Transnistria: cosa sta succedendo nel confine tra Moldavia e Ucraina?

By Iole Di Cristofalo

Nuovo fronte di guerra? Separatisti della Transnistria chiamano Mosca

La Repubblica della Transnistria รจ un’entitร  filorussa sul territorio della Moldavia, un’entitร  e autoritร  che si รจ autoproclamata indipendente e ancora non riconosciuta a livello internazionale. Subisce pressione dal governo moldavo contro il quale chiede il sostegno russo. A raccontare questa nuova situazione รจ l’agenzia di stato russa Tass. La decisione, si legge da varie fonti, รจ stata presa dai partecipanti al Congresso dei deputati, l’incontro si รจ tenuto a Tiraspol su iniziativa del presidente Vadim Krasnoselsky.

Geografia della Transnistria

L’appello della Transnistria con risposta veloce del ministero russo: preoccupazioni al confine

Facciamo appello al Consiglio della Federazione e alla Duma di Stato della Federazione Russa con la richiesta di attuare misure per proteggere la Transnistria nel contesto della crescente pressione da parte della Moldavia“. Questa รจ una prima parte del messaggio inviata alla Russia ed รจ giร  preoccupante, ricorda il modo in cui รจ iniziata la guerra Ucraina, per richiesta di alcuni territori di annettersi alla Russia e poi l’evoluzione in un’occupazione che tenta di eliminare in todo lo stato ucraino.

Queste le motivazioni dei separatisti della Transnistria. “Tenendo Facciamo appello al Consiglio della Federazione e alla Duma di Stato della Federazione Russa con la richiesta di attuare misure per proteggere la Transnistria nel contesto della crescente pressione da parte della Moldavia“. I separatisti sottolineano la loro identitร  russa, il portavoce del governo moldavo, Daniel Voda, esclude il rischio di escalation, forse non vuole anche alimentare timori, tensioni e fuochi che porterebbero ad un terzo fronte.

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Questo evento รจ stato pianificato da coloro che si trovano sul lato sinistro del Dniester e del Cremlino. Non vediamo un pericolo di destabilizzazione. Osserviamo molto da vicino e ripetiamo che anche questa regione vuole pace e sicurezza“. Tuttavia, il ministero degli esteri russo ha risposto in favore dei separatisti, per il ministro i residenti della Transnistria sono patrioti, “proteggere gli interessi dei residenti รจ una prioritร ”.

No ad un altro fronte di guerra nel cuore dell’est europeo, preoccupazione del primo ministro polacco Donald Tusk. “La minaccia di un intervento russo, o almeno di una provocazione, รจ permanente. Questo non mi sorprende. Ma dimostra quanto sia pericolosa la situazione, e non solo per l’Ucraina“.

Preoccupazioni di Casa Bianca e Unione Europea

Separatisti della Transnistria, i funzionari della Casa Bianca e anche un portavoce dell’Unione Europea aveva giร  previsto una loro richiesta di aiuto ma soprattutto la volontร  di Mosca di annettere questo territorio.

Dal ministero degli esteri russi perรฒ era stata smentita questa voce, dichiarandola come congettura e “non c’รจ il rischio di un’altra Ucraina”. Tutto questo avviene in un momento delicato sul fronte russo ucraino, l’incontro a Kiev per il G7 ha dimostrato un fronte contrario all’invasione, al potenziamento delle armi della Russi. Macron ha tenuto a Parigi un incontro dedicato con altri vertici europei, ha disertato l’incontro ucraino giustificandolo con la presenza all’incontro con gli agricoltori.

Von Der Leyen spinge alla corsa in armi come si รจ fatto per i vaccini, una potenziale guerra รจ la nuova minaccia. “Dobbiamo muoverci velocemente. La minaccia di guerra potrebbe non essere imminente, ma non รจ impossibile. I rischi di una guerra non dovrebbero essere esagerati, ma dovrebbero essere preparati. E tutto ciรฒ inizia con l’urgente necessitร  di ricostruire, rifornire e modernizzare le forze armate degli Stati membri.

Cosรฌ facendo, l’Europa dovrebbe sforzarsi di sviluppare e produrre la prossima generazione di capacitร  operative vincenti”. E, la Russia va fermata anche con il congelamento di beni. “รˆ tempo di discutere dell’utilizzo dei profitti inaspettati dei beni russi congelati per acquistare congiuntamente equipaggiamenti militari per l’Ucraina. Si tratta di un’assunzione di responsabilitร  da parte dell’Europa per la propria sicurezza”.

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