Pilato: tutti contro Di Francisca. “Non conta solo l’oro”

By Luana Pacia

Non è Olimpiade senza qualche discussione, ora è il momento di Pilato e della sua mancata medaglia. Dure parole di Di Francisca: “ma ci è o ci fa?”

Le parole di Di Francisca su Pilato

Durante una trasmissione televisiva sulla Rai, l’ex schermidrice Elisa Di Francisca ha fatto un commento controverso sulla giovane nuotatrice Benedetta Pilato, che ha ottenuto il quarto posto nella gara dei 100 rana alle Olimpiadi di Parigi 2024, mancando il bronzo per un solo centesimo di secondo. Pilato, malgrado il mancato podio, si è dichiarata “troppo contenta” del suo risultato, il che ha spinto Di Francisca a chiedere sarcasticamente se Pilato fosse seria o meno. Questo commento ha scatenato una bufera sui social media, dove molti utenti hanno difeso la diciannovenne atleta.

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La Federazione Italiana Nuoto (Fin) e RaiSport non hanno ancora commentato ufficialmente l’accaduto, anche Di Francisca ha evitato ulteriori dichiarazioni. Tuttavia, Federica Pellegrini, una delle nuotatrici italiane più celebri, ha deciso di esprimere il suo supporto per Pilato sui social media.

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La nuotatrice ha sottolineato che ogni atleta ha sogni e aspettative diverse e che il valore di un percorso olimpico non si misura solo con le medaglie, ma anche con la crescita personale e i progressi compiuti lungo il cammino. Ha ricordato che alla sua prima Olimpiade, Pilato non era riuscita a superare le batterie preliminari, mentre ora è arrivata a competere con il settimo tempo in finale. Federica ha aggiunto che le medaglie arriveranno con il tempo e l’impegno, per cui continuasse a sognare e a godersi questa esperienza, senza alcuna pressione.

È importante valorizzare i singoli atleti e non considerarli solo in virtù delle medaglie vinte.

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Altre polemiche sulle Olimpiadi di Parigi 2024

Oltre a questo episodio, altri eventi hanno attirato l’attenzione durante le Olimpiadi di Parigi. Ad esempio, ci sono state discussioni sulla trasparenza e l’equità nelle competizioni di judo, con accuse da parte dell’Italia riguardo a presunti favoritismi negli arbitraggi. La federazione internazionale di judo ha respinto queste accuse, affermando di aver selezionato i migliori arbitri disponibili per i Giochi.

Un altro episodio significativo ha riguardato la fuga di dati sensibili degli atleti israeliani, che ha portato a un’inchiesta della polizia francese. C’è poi la questione Senna, ancora troppo inquinata nonostante il miliardo di euro speso, causando riprogrammazioni delle varie gare e una forte delusione degli atleti che ancora vivono nell’incertezza. Insomma, queste Olimpiadi verranno ricordate più per i no, che per i sì.