Lucie Castets, il nome NFP che arriva dopo sedici giorni di negoziati
Sedici giorni di negoziati all’interno del Nuovo Fronte Popolare (NFP) per individuare la candidata ideale alla carica di primo ministro hanno portato alla proposta di Lucie Castets. La notizia, già arrivata a Emmanuel Macron, è rimbalzata su tutti i media. Castets, attualmente un’alta funzionaria nella difesa dei servizi pubblici, è nota per la sua opposizione al pensionamento a 64 anni e per il suo impegno nella lotta contro la frode fiscale e la criminalità finanziaria.
In un comunicato stampa, l’NFP ha presentato ufficialmente la propria candidata, descrivendola come una figura determinata e competente. Nel frattempo, Emmanuel Macron ha spiegato che, nonostante sia trascorsa più di una settimana dalle dimissioni dell’ex primo ministro Attal, il governo sta operando come un governo tecnico durante le Olimpiadi di Parigi 2024. La scoperta di un sorvolo di droni ha reso urgente la nomina del nuovo premier, prevista per la fine dei Giochi Olimpici a metà agosto.
Mentre il governo tecnico continua a lavorare, il Nuovo Fronte Popolare ha reso nota l’identità della futura prima ministra scelta dalla gauche, delineando un cambiamento significativo nella leadership del paese.
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Vita e carriera di Lucie Castets
Con questo paragrafo conosciamo la futura prima ministra scelta dalla sinistra francese. Lucie Castets è nata e cresciuta in Francia, dove ha sviluppato una passione per la politica e il servizio pubblico fin da giovane età. Ha studiato al prestigioso Lycée Louis-le-Grand e successivamente ha frequentato Sciences Po e la London School of Economics, laureandosi in economia politica e diritto pubblico. Nel 2013, ha completato la sua formazione presso l’École nationale d’administration, avviando una brillante carriera nel settore pubblico.
Ha ricoperto importanti incarichi presso la Direction générale du Trésor e l’agenzia di intelligence finanziaria francese Tracfin. Nel 2020, è stata nominata consigliere finanziario del governo della città di Parigi, e dal 2023 è direttrice dei finanziamenti e degli acquisti della città. Parallelamente, ha co-fondato e funge da portavoce del collettivo “Nos services publics”, un’associazione dedicata al rafforzamento della funzione pubblica francese. È anche professore associato a Paris Dauphine.
La carriera politica di Castets ha ricevuto una spinta significativa nel novembre 2022, quando ha criticato pubblicamente l’uso di società di consulenza da parte dell’amministrazione Macron. Il 23 luglio 2024, all’età di 37 anni, è stata nominata candidata a Primo Ministro dal Nuovo Fronte Popolare. Nonostante le resistenze iniziali del presidente Macron, la nomina di Castets segna un passo importante per la sinistra francese. Tra le sue priorità politiche figurano l’inversione della riforma delle pensioni, una riforma fiscale equa e il miglioramento del potere d’acquisto attraverso l’aumento dei salari e delle prestazioni sociali.
Ultimi fatti e avvenimenti nella politica francese
Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato in un’intervista a France 2 che non nominerà un nuovo governo fino a metà agosto, dopo la conclusione delle Olimpiadi, per evitare di creare disordine durante l’evento. Il primo ministro uscente, Gabriel Attal, si è dimesso l’8 luglio, ma il suo governo rimarrà in carica per gestire gli affari correnti fino alla nomina del nuovo governo. Macron ha respinto le dimissioni di Attal fino a che non sarà formata una nuova maggioranza in Parlamento.
Dopo le recenti elezioni legislative, i partiti stanno cercando di creare una maggioranza nell’Assemblea nazionale. Il Nuovo Fronte Popolare (NFP), una coalizione di sinistra, ha ottenuto il maggior numero di seggi (182 su 577) ma non la maggioranza assoluta, e sta cercando di trovare un accordo su un candidato per il ruolo di primo ministro. Martedì scorso, l’NFP ha proposto Lucie Castets, funzionaria del comune di Parigi, come nuova prima ministra. Questa scelta è insolita, poiché il primo ministro è solitamente un membro eletto dell’Assemblea nazionale. Macron ha sottolineato che il problema non è il nome del candidato, ma la maggioranza che può emergere nell’Assemblea nazionale.
Durante l’intervista, Macron ha chiesto una “tregua olimpica politica”, enfatizzando l’importanza di una stabilità governativa durante le Olimpiadi. Ha dichiarato che la sua volontà è di formare un governo il prima possibile, ma ha riconosciuto la necessità di concentrarsi sui Giochi fino a metà agosto. Macron ha ribadito che nessuna forza politica ha ottenuto una maggioranza assoluta nelle elezioni, e che un governo stabile è essenziale per approvare riforme e far progredire il paese.