Joe Biden all’ultimo del suo primo mandato organizza il grande e storico incontro con il Giappone
Joe Biden, impegnato nella corsa per il secondo mandato presidenziale, intende inviare un messaggio forte e chiaro in materia di difesa e sicurezza a coloro che hanno aumentato la tensione negli ultimi mesi. Parliamo della Cina nell’area dell’Indo-Pacifico, dei suoi alleati Russia, Iran e Corea del Nord.
Mentre Zelensky risponde e invita il suo rivale Trump a verificare di persona la situazione in Ucraina, temendo di perdere un prezioso alleato anti-Putin in caso di vittoria dell’ex presidente, la Cina risponde agli Stati Uniti e al Giappone: nessuna interferenza. Infatti, è proprio la Cina a essere la principale protagonista di questo messaggio di sicurezza, ma forse non è l’unica. Ufficialmente la Cina pone delle sfide, non solo commerciali o tecnologiche ma anche in termini di sicurezza.
Pensare che, a pochi mesi dalle elezioni, Trump era considerato il principale potenziale nemico del paese asiatico, ma ora sembra che l’allontanamento tra Pechino e Washington non abbia più connotazioni politiche, sia negli Stati Uniti che nei paesi interessati a entrare nella nuova alleanza siglata recentemente, per ora c’è l’Australia.
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Tutto ciò lo dimostra la storica visita del premier giapponese Fumio Kishida da Joe Biden, che ha portato alla conclusione di settanta accordi, incluso quello per un sistema anti-Pechino che coinvolge anche l’Australia. Così, Joe Biden si prepara all’incontro trilaterale con il presidente delle Filippine, Ferdinand Marcos. Vediamo in questo articoli gli accordi siglati ma soprattutto la partecipazione alla Cena di Gala che ha visto la presenza di tante personalità.
Gli accordi Giappone Stati Uniti e la risposta di Pechino.
Il presidente americano, durante la visita del primo ministro giapponese a Washington, ha enfatizzato l’indistruttibilità dei legami tra Stati Uniti e Giappone, celebrando il centenario dei tremila ciliegi giapponesi donati come simbolo di partnership.
Tra i settanta accordi firmati, si includono cambiamenti nella struttura delle forze statunitensi in Giappone, la creazione di un consiglio industriale militare per la cooperazione nella produzione di armi, e la formazione di un sistema di difesa antimissile con Australia e Giappone. Joe Biden ha sottolineato che questa alleanza è puramente difensiva e mira a stabilizzare la regione, estendendosi anche alla cooperazione spaziale con l’invio di astronauti giapponesi nelle future missioni lunari statunitensi.
La risposta di Kishida riflette un impegno al dialogo con la Cina, mentre Xi Jinping ha ribadito la determinazione cinese per la riunificazione con Taiwan, nonostante le interferenze esterne. Ecco le parole del portavoce del ministero Esteri Mao Ning, “ignorando le gravi preoccupazioni della Cina, gli Stati Uniti e il Giappone hanno diffamato e attaccato la Cina su Taiwan e sulle questioni marittime, hanno interferito grossolanamente negli affari interni della Cina e violato gravemente le norme fondamentali che governano le relazioni internazionali“.
Sondaggi Joe Biden contro Trump: aggiornamenti e richiesta di dibattito dagli elettori
Non è la prima volta che, alla fine di un mandato, si presenti l’occasione e la necessità di siglare importanti accordi a livello internazionale. Certamente, la visibilità di Biden è in aumento, ma il Tycoon sta reagendo con varie iniziative. Secondo gli ultimi sondaggi di Reuters/Ipsos, Joe Biden è in vantaggio di quattro punti su Donald Trump, con il 41% contro il 37%. A marzo, il vantaggio era di soli un punto; tuttavia, molti elettori rimangono indecisi, con un alto 22% che dichiara di non aver ancora scelto un candidato.
Cinque importanti reti televisive americane stanno chiedendo ai due candidati un confronto televisivo simile a quelli elettorali seguito da dieci milioni di cittadini, come avveniva negli anni Settanta-Ottanta. Queste reti includono NBC, CBS, ABC e Fox News. CNN ha dichiarato di stare scrivendo una lettera indirizzata sia a Biden che a Trump, poiché sono ancora rivali ma non ancora candidati ufficiali dei rispettivi partiti.
Tuttavia, la lettera non è stata completata né inviata ai team elettorali. Le emittenti sperano che altre reti televisive si uniscano alla richiesta di un dibattito pubblico televisivo, ritenuto importante per discutere i futuri programmi politici. Biden e Trump hanno entrambi risposto all’appello, dimostrando disponibilità, ma la partecipazione dipenderà dalle azioni dell’altro rivale. Donald Trump ha sottolineato che tiene sempre un canale aperto di dialogo grazie ai social media.