Pavel di Kiev è notizia oggi, anche se è la domenica delle Palme che non è una festività ortodossa. Infatti, oggi vi abbiamo parlato della tradizione cristiana della domenica delle Palme. Come sapete, il nostro scopo a ultimedalweb è quello di tenervi sempre informati su tutto quanto possa avere rilevanza mediatica. Ed è così che abbiniamo nella stessa giornata un’altra notizia religiosa, appartenente ad un altro credo, quello della chiesa ortodossa. È una notizia anche di carattere politico sicuramente rilevante, perché non è comune che le guide religiose e spirituali finiscano agli arresti. Sicuramente parliamo di un Paese in guerra, e, come si sa, in guerra tutto è possibile. Voi, cosa ne pensate? Leggete e raccontateci!!
Pavel di Kiev o “il metropolita Pasha Mercedes“, chi è?
Il patriarca e metropolita della Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca si chiama Pavel Lebid. La guida spirituale della chiesa ortodossa ucraina è soprannominato “Pasha Mercedes” per il suo attaccamento al lusso. Il 61enne assomiglia in tale inclinazione al suo collega russo Kirill (Cirillo I, al secolo Vladimir Michajlovič Gundjaev), di cui si occupa la stampa spessissimo per i look che stridono con il concetto di povertà cristiana. Lebid, dopo essere stato arrestato, si è presentato in aula per difendersi dalle accuse, indossando una sciarpa Louis Vuitton e un orologio Patek Philippe Calatrava. Nella foto lo vediamo mentre arriva in Tribunale “firmato”.
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L’incarico del metropolita Pavel Lebid fino alla fine di marzo
Il metropolita era referente del Monastero di Pechersk Lavra dal 2013. Il Monastero è molto antico e funge da residenza per il metropolita di Kiev. Fondato nel 1051, si trova sul monte Berestov vicino al museo nazionale del Genocidio dell’Holodomor e al Memoriale della Gloria Eterna. Il 29 di marzo (lo scorso mercoledì) si è svolto l’ultimo servizio religioso, dopo che il 10 di marzo il ministero della Cultura ucraino aveva notificato ai monaci filorussi di dover liberare l’edificio. Secondo il servizio di sicurezza ucraino, il monastero svolgeva “attività sovversive dei servizi speciali russi”.
Perché il metropolita Pavel è stato arrestato?
Ieri, 1 di aprile del 2023 (purtroppo per lui no nera un pesce d’aprile) Pavel di Kiev è stato arrestato dai servizi di sicurezza nazionali (Sbu) con l’accusa di spionaggio. La procura generale di Kiev dice: “Secondo le indagini, il religioso nei suoi discorsi ha ripetutamente insultato i sentimenti religiosi degli ucraini, sminuito le opinioni dei credenti di altre fedi e ha cercato di creare atteggiamenti ostili nei loro confronti“, afferma la procura generale di Kiev. Inoltre, Pavel di Kiev è accusato di avere “giustificato l’aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina“.
Il metropolita sostiene che il suo “è un caso politico“. Ha respinto le accuse dei servizi di sicurezza di Zelensky e ha ripetuto che è “contro l’aggressione“, anche se Pavel di Kiev non ha mai menzionato che in realtà è contro la Russia. Adesso dovrà rimanere ai domiciliari per due mesi e sarà costretto ad indossare un braccialetto elettronico ad una caviglia, come disposto dal tribunale distrettuale di Shevchenkovsky (Kiev). Inoltre, non potrà comunicare con i fedeli.
In questo video lo vediamo mentri gli veniva collocato il braccialetto elettronico
La guerra religiosa tra russi e ucraini
La Chiesa Russa e Ucraina hanno sempre condiviso lo stesso principio; gli ortodossi non accettano la dottrina del purgatorio, la superiorità del Papa e il dono dello Spirito Santo del Figlio. Tuttavia, a maggio del 2022 la chiesa ortodossa ucraina ha dichiarato la piena indipendenza da Mosca. Ora, in uno dei tanti video postati su twitter risulta palese che la guerra tra i due popoli (Russia e Ucraina) non si fermi in strada; anzi, giunge anche nei luoghi frequentati dai fedeli, dove la religione dovrebbe essere un punto in comune per tutti i popoli che professano lo stesso credo, che invoca generalmente LA PACE. Chissà quando arriverà?