Roma, più di cento treni cancellati per un guasto e domani lo sciopero

By Iole Di Cristofalo

La giornata di oggi è una di quelle che ogni viaggiatore, soprattutto i lavoratori pendolari, non vorrebbero mai vivere e nemmeno immaginare. Un guasto ferroviario partito da Roma ha causato la cancellazione fino a 100 treni.

Da ultime agenzie, si legge che Trenitalia ha avvisato i passeggeri fermi nelle stazioni di ritardi fino a 4 ore. Cancellazioni totali o parziali, il guasto sulla linea ferroviaria parte da Roma. Disconnessione tra gli impianti delle due stazioni più grandi: Termini e Tiburtina. Dove le partenze sono per tutta Italia così come anche i passaggi dei treni ad Alta Velocità o Intercity.

Qui, tra i passeggeri la rabbia più grande, saltano gli impegni o si rimandano a causa di ritardi superiore anche ai sessanta minuti. Situazioni che prevedono anche il rimborso ma intanto tanta rabbia e attesa. Trenitalia ha dichiarato che i ritardi possono arrivare anche fino a 240 minuti, i disagi sono iniziati questa mattina presto. Di preciso, cono circa sessanta i treni soppressi, molti sono i regionali laziali. Cinquanta invece le cancellazioni tra Intercity e alta velocità.

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Il guasto è stato risolto? Rientro graduale alla normalità per i treni

Guasto che blocca i treni
Guasto Roma Termini – Roma Tiburtina – 2 ottobre 2024 – foto da pixabay

Sì, la notizia è giunta da poco. Il guasto tra Roma Termini e Roma Tiburtina è stato risolto, lo scrive Adnkronos. La situazione però, dice Trenitalia, è ancora critica. Una ripresa graduale per i passeggeri in attesa del proprio convoglio. Subito ci si è chiesti il motivo del guasto visto che una precedente esperienza, legata a Microsoft, causò ripercussioni globali, fino agli aeroporti.

Ma RFI, Rete Ferroviaria Italiana, che si è occupata anche della riparazione del guasto, ha dichiarato che nulla di quanto è successo oggi è riconducibile ad un hacker, quindi nessun attacco tecnico o informatico. I dirigenti parlano di un guasto raro, saranno necessarie delle verifiche per capire quanto è successo. Da quello che sappiamo però l’intoppo è soprattutto elettrico, legato agli impianti che alimentano poi la circolazione. Le persone hanno creato file fino a due ore soprattutto per chiedere rimborsi e alternative. Come a Roma anche a Napoli, Firenze e Milano ci sono state ripercussioni.

E domani c’è anche uno sciopero del personale, ecco cosa scrive Trenitalia.

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Domani, 3 ottobre, è previsto uno sciopero del personale SNCF, si legge anche sul sito ufficiale Trenitalia. I treni sulla tratta Ventimiglia – Breil – Limone – Cuneo potrebbero subire ritardi, cancellazioni, variazioni o limitazioni di percorso.

Ulteriori informazioni sono disponibili presso le biglietterie, gli uffici di assistenza clienti ei canali digitali ufficiali di SNCF. Inoltre, sulla rete italiana, si segnalano rallentamenti tra Roma Termini e Roma Tiburtina a causa di un guasto tecnico, con treni che potrebbero registrare fino a 240 minuti di ritardo. Il personale tecnico è già al lavoro per risolvere il problema e ripristinare la normale circolazione.

RFI si è scusata con i passeggieri: “è doveroso per Rete ferroviaria italiana scusarsi per i disagi della giornata. Stamattina è avvenuto un guasto raro che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma. Le nostre forze, i nostri operai sono prontamente intervenuti e abbiamo ripristinato la situazione”.

Bagarre politica: “Salvini dimettiti” – “è colpa di anni di PD”

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Il blocco dei treni ha scatenato forti polemiche politiche. Andrea Casu parla di “emergenza nazionale” contro il “blocco totale” e accusa: “abbiamo il peggior ministro d’Europa”.

Il M5S attacca, chiedendo che Salvini “tolga il disturbo” per il “semestre nero” dei trasporti, criticando i disagi ei ritardi. Anche Nicola Fratoianni (AVS) accusa: “migliaia di cittadini bloccati, una situazione inaccettabile”, e chiede le dimissioni di Salvini. La Lega difende il ministro, sostenendo che i problemi sono frutto degli “anni di malgoverno del PD”, con impianti obsoleti e mancate innovazioni, affermando che “con Salvini è partita l’Italia dei cantieri”.