Ritiro Israele da Gaza, dal Cairo novità entro le prossime 48 ore. Che cosa succederà?

By Iole Di Cristofalo

Ritiro Israele da Gaza, notizie mattutine da fonti egiziane

Israele ha iniziato il ritiro dalla Striscia di Gaza con la diminuzione progressiva delle truppe. Sei mesi di guerra, contano gli analisti, da cui si tirano le somme. Dal punto di vista internazionale, invece, preme l’offensiva dell’Iran contro Israele, situazione critica che ha portato alla chiusura di trenta ambasciate, da noi a Roma, per rischio di terrorismo. Il nostro articolo inizia con queste notizie mattutine.

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Dall’emittente statale Al Qahera, secondo una fonte egiziana, i negoziati su Gaza al Cairo stanno registrando successi. Le trattative continueranno anche nelle prossime 48 ore e si attendono novità. Sempre secondo la fonte egiziana si sta lavorando su un accordo tra le varie parti con alcuni punti principali. Le delegazioni in dialogo sono Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar. Lasceranno il Cairo nelle prossime ore ma ritorneranno fra due giorni per concludere l’accordo finale.

Striscia di Gaza, la contesa tra Hamas e Israele

Positività si sente anche da un’emittente israeliana, Channel 12, concentrata soprattutto sul dialogo tra Israele e Hamas sulla striscia di Gaza. “Questa volta è diverso – si sente dire – erano mesi che non eravamo così vicino ad un accordo”. Hamas, secondo la delegazione al Cairo, è entrata in contatto con il direttore generale dell’Intelligence egiziana Abbas Kamel. Ecco quali sono le sue richieste: completa cessazione dell’aggressione da parte delle forze israeliane, ritiro di queste dalla Striscia, libero ritorno degli sfollati dell’enclave palestinese alle loro aree e luoghi di residenza, soccorsi per i palestinesi e inizio della ricostruzione, accordo per il rilascio dei prigionieri palestinesi in cambio degli ostaggi israeliani.

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Alle voci positive, perfino su canali israeliani, si contrappongono anche le voci più pessimistiche. Da fonti israeliana, appunti, arriva che la possibilità di un accordo imminente su Gaza va ridimensionato. Tuttavia, si riconoscono dei passi avanti nelle trattative in corso al Cairo. “La distanza tra le parti è ancora grande e ad ora non c’è stato nulla di rilevante”. Ancora, da fonti israeliane si legge “ancora non vediamo una intesa all’orizzonte”. Voci pessimistiche si contrappongono anche da Hamas a quelle più ottimistiche che invece vedono passi avanti nelle trattative in Egitto.

Numeri, fronti e prospettive dalla Striscia di Gaza: quanti morti e feriti?

Striscia di Gaza, ritiro truppe israeliane 8 aprile 2024
Immagine d’archivio – Pixabay

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, riporta che la rappresaglia di Israele in risposta all’attacco di ottobre ha causato 33.137 decessi nel territorio palestinese. Allo stesso tempo, un raid del movimento islamista palestinese a sud di Israele ha portato alla morte di 1170 israeliani e stranieri, la maggior parte civili. Israele ha sostenuto di aver ucciso più di dodicimila combattenti di Hamas. L’esercito israeliano ha anche ammesso di aver perso seicento soldati, 250 uccisi all’interno di Gaza dopo il 27 ottobre. ci sono state morti anche nella Cisgiordania, nel Libano dove si contano anche migliaia di sfollati. Qui si sono affrontati attacchi missilistici e razzi di Hezbollah.

Leggendo il resoconto di Open, si conferma la perenne importanza strategica di Rafah e questo si considera come una terza fase della guerra del 7 ottobre, ed è una risposta alle forze nel Medio Oriente che sono dalla parte di Hamas. Tra le ipotesi sul ritiro, si pensa alla necessità di Israele di dover riorganizzare le truppe dopo mesi di operazioni.

Quindi, si è in un cessate il fuoco momentaneo, come sostengono anche alcuni media israeliani e analisti. Domani, per i musulmani è giorno importante perché la festa di Edi-Al-Fitr chiude il Ramadan. La tensione crescente con Teheran crea una nuova emergenza tanto per Israele quanto per gli Stati Uniti. Israele ha chiuso circa trenta ambasciate nel mondo, il motivo è collegato a due giornate religiose molto importanti: l’ultimo venerdì per il Ramadan e anche la Giornata per al-Quds a Gerusalemme.

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