Con il ritrovamento dell’elicottero, Teheran decide di aprire un’inchiesta sulla morte di Ebrahim Raisi e del suo staff
Teheran ha aperto un’inchiesta sullo schianto dell’elicottero in cui è morto il presidente Ebrahim Raisi e otto membri del suo staff. Il capo di Stato maggiore dell’esercito iraniano, Mohammad Bagheri, ha ordinato un’indagine condotta da un “comitato di alto rango” per chiarire le cause dell’incidente, attribuito inizialmente a un guasto tecnico. La Guida Suprema Ali Khamenei ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale e una serie di riti funebri per Raisi, che culmineranno con la sepoltura a Mashad.
Le vittime dell’incidente includono il ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian e altre alte cariche. Secondo le prime testimonianze, non c’erano sopravvissuti. La causa dell’incidente rimane incerta, con ipotesi che vanno dal maltempo a possibili interventi interni o esterni.
Il vicepresidente Mohammad Mokhber ha assunto l’incarico ad interim, secondo la costituzione iraniana. Mokhber, vicino a Khamenei, fa parte di un consiglio ristretto di potere e sarà affiancato da Ali Bagheri Kani come ministro degli Esteri ad interim. La morte di Raisi apre interrogativi sulla successione alla Guida Suprema, con Mojtaba Khamenei, figlio di Ali Khamenei, e i Pasdaran tra i possibili candidati.
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Sul fronte internazionale, leader come Vladimir Putin e Xi Jinping hanno espresso cordoglio per la perdita di Raisi, definendolo un alleato significativo. Anche Turchia, Egitto e altri paesi hanno inviato messaggi di solidarietà. L’Unione Europea, rappresentata da Josep Borrell, ha espresso le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime.
L’incidente ha sollevato dubbi sulla sicurezza della flotta aerea iraniana, spesso composta da velivoli obsoleti a causa delle sanzioni internazionali. Le autorità iraniane, con l’assistenza internazionale, stanno cercando di chiarire le dinamiche dello schianto, mentre l’instabilità politica in Iran continua a crescere.
Morte presidente Raisi: cinque giorni di lutto, i funerali e quello che succederà nei prossimi giorni
La Guida Suprema Ali Khamenei ha dichiarato cinque giorni di lutto nazionale per la morte del presidente Ebrahim Raisi, accompagnati da una serie di riti funebri. Le cerimonie inizieranno domani a Tabriz, proseguiranno a Qom e a Teheran, e culmineranno con i funerali ufficiali nella capitale il 22 maggio, alla presenza di Khamenei. La sepoltura avverrà a Mashad nel santuario dell’Imam Reza. Anche la Turchia ha decretato un giorno di lutto nazionale.
Accanto a Raisi, le vittime dell’incidente includono il ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian, il governatore della provincia dell’Azerbaigian orientale Malek Rahmati, e l’imam di Tabriz Mohammad Ali Ale Hashem. Sono morti anche le guardie del corpo del presidente, il generale Mehdi Mousavi, un membro delle guardie rivoluzionarie, il pilota, il copilota e il tecnico di volo. I loro corpi carbonizzati sono stati recuperati e identificati. Le cause dell’incidente restano incerte, con il maltempo e altre possibili spiegazioni ancora al vaglio.
La Guida Suprema Khamenei ha assicurato che non ci sarà alcun vuoto di potere. Il vicepresidente Mohammad Mokhber ha assunto l’incarico ad interim. Le elezioni presidenziali si terranno il 28 giugno, come stabilito nella riunione di vertice tenutasi oggi pomeriggio alla presenza delle massime autorità. La registrazione dei candidati avverrà dal 30 maggio al 3 giugno. Secondo la Costituzione iraniana, Mokhber, insieme a Mohammad Baqer Qalibaf e Gholamhossein Mohseni Ajeei, gestirà il potere esecutivo fino all’elezione del nuovo presidente entro 50 giorni.
Mokhber, nominato primo vicepresidente da Raisi nell’agosto 2021, è considerato molto vicino a Khamenei. In precedenza, ha guidato il Setad, un fondo di investimento legato al leader supremo. La sua carriera è caratterizzata da importanti incarichi, inclusi accordi militari con la Russia. Ali Bagheri Kani sarà il ministro degli Esteri ad interim.
Il ritrovamento dell’elicottero dove è morto Raisi, altri esponenti e membri del suo staff
Il relitto dell’elicottero su cui viaggiava il presidente iraniano Ebrahim Raisi è stato trovato vicino al villaggio di Khoilar-Kalam, nell’Azerbaigian orientale, in una zona montuosa e difficile da raggiungere. La Mezzaluna Rossa iraniana ha confermato che tutti i passeggeri sono morti. Tra le vittime ci sono il ministro degli Esteri Hossein Amir Abdollahian, il governatore Malek Rahmati, e l’imam Mohammad Ali Ale Hashem. Anche le guardie del corpo di Raisi, il generale Mehdi Mousavi, un membro delle Guardie Rivoluzionarie, il pilota, il copilota e il tecnico di volo sono periti.
Le autorità hanno identificato i corpi carbonizzati dei passeggeri. Le operazioni di recupero sono state complicate dalle cattive condizioni meteorologiche, con pioggia e nebbia che ostacolavano la visibilità. Le squadre di soccorso, supportate da droni turchi, hanno rinvenuto parti dell’elicottero su una collina. Anche la Russia ha inviato squadre di ricerca. L’ayatollah Ali Khamenei ha rassicurato che non ci saranno vuoti di potere nel governo iraniano.