Laura Perselli, mamma di Benno Neumair, che il 4 gennaio 2021 fu uccise da quest’ultimo insieme al marito nella loro villetta, lo avrebbe portato da un “santone” quando aveva 13 anni.
Il motivo? Aveva tentato di uccidere la sorella. A dirlo è una insegnante di Benno.
“Benno da piccolo venne portato da uno stregone”
Al processo per la morte dei coniugi Neumair è stata sentita anche una insegnate i Benno, Dora Barranca, che per tre anni fu la maestra d’asilo del ragazzo. L’insegnante ha segnalato il fatto che si era accorta di un comportamento peculiare di Benno e lo aveva riportato a mamma Laura, che però non lo fece visitare da uno psicologo ma lo portò da un santone.
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“Benno era un bambino con dei problemi ed io lo dissi a sua mamma Laura. Lei però rispose che lo aveva portato da una sorta di stregone, durante le loro vacanze a Bali, per togliere a Benno gli “spiritelli maligni”, così disse, visto che una notte lo avevano sorpreso con un coltello in mano di fronte alla sorellina Madè. Io rimasi shockata da quella risposta. Mi disse anche che il suo ex marito, morto suicida anni prima, era proprio uno psicologo: io compresi allora che lei non avrebbe mai portato suo figlio Benno da uno psicologo»”
La zia e la sua deposizione
Anche la zia di Benno, Elisabetta Perselli, ha parlato di Benno e dei suoi disturbi. La donna ha ribadito e sottolineato che non aveva mai sospettato di Benno, che, seppur problematico, non aveva mai dato segni di aggressività.
“In quel periodo un giorno incontrai Benno e notai che aveva degli occhi da squalo: immobili e inespressivi, non trasmettevano alcuna emozione. Fui colpita da questa cosa. E sugli incontri con lui in carcere dice: “Secondo me è un uomo disperato”, aggiungendo che la sorella “aveva in carattere difficile”.