Sarebbe stata una ragazza la causa del litigio che ha portato alla morte e all’accoltellamento del giovane pugile 25enne sul litorale di Anzio.
Nel frattempo, il padre della vittima, mentre venivano interrogati i testimoni, ha colpito con un coltello i due bodyguard del locale ed è stato arrestato.
La ricostruzione dei fatti
Sono le 2 di sabato notte, e a La Bodeguita centinaia di ragazzi stanno ballando.
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Tra la folla anche Leonardo Muratovic, molto conosciuto nella zona, campione di pugilato nei pesi medi. Un apprezzamento, forse uno sguardo di troppo alla sua fidanzata, e da lì si scatena la rissa.
Prima le parole, poi si arriva alle mani, e il tutto infine culmina nell’accoltellamento di Leonardo, preso a calci e pugni da almeno 4 persone.
Il giovane riesce a fuggire, inizialmente, ma viene inseguito da uno della banda che armato di coltello lo raggiunge in una gelateria e lo accoltella al petto con una lama lunga 10 centimetri.
Fermato l’assassino. Le testimonianze
L’assassino è stato fermato con i vestiti sporchi di sangue, dopo aver tentato una fuga.
Leonardo è stato pestato a sangue da un gruppo di picchiatori, così hanno avuto modo di riferire agli inquirenti i testimoni.
“Abbiamo cercato di tamponare le gravi emorragie ma il paziente non ce l’ha fatta”, hanno riferito i medici di Anzio ad AGI.
Il padre della vittima arrestato per aver aggredito i buttafuori
Il padre del ragazzo si è recato al locale aggredendo i due buttafuori: è convinto che anche i bodyguard siano responsabili della morte del figlio, che non abbiano fatto abbastanza per evitare la tragedia.
“È successo tutto in un attimo, li ha colpiti prima che potessero fermarlo” hanno raccontato i testimoni.
L’uomo ora è in arresto. L’accusa è di duplice tentato omicidio e i due body guard sono stati ricoverati in ospedale con ferita d’arma da taglio, vivi per miracolo perché non sono stato colpiti organi vitali.