Alessia Pifferi, la nonna della piccola: “Mia figlia è un mostro”

By Redazione

Orrore si aggiunge ad orrore in questa vicenda che la lasciato tutti sgomenti. La morte della piccola Diana, morta a soli 18 mesi di stenti, perché lasciata sola per sei giorni dalla madre, ha scosso l’Italia e si continua a scavare nella vita di Alessia Pifferi, per capire come si sia arrivati all’epilogo tragico.

Le serate in discoteca

Alessia è passata dall’essere una casalinga tranquilla, sposata con Francesco, a donna divorziata che si muoveva con un autista e andava a ballare ogni notte: “Usciva spesso a tarda ora, chi la vedeva rientrare?”, dice il vicino, un pizzaiolo che abita al piano di sotto, a Quotidiano.net.

Ad alcuni utenti che hanno fatto le loro condoglianze a Maria, mamma di Alessia e nonna di Diana, la donna ha risposto: “Grazie a tutti… mia figlia è un mostro”.

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Le bugie sulla gravidanza

Una gravidanza rifiutata sin dagli esordi: Alessia ha sempre asserito di non essersi mai accorta di essere incinta. “Impossibile”, hanno detto i vicini. Alessia era incinta e si vedeva.

Tutti ci eravamo accorti che Alessia era incinta, aveva la pancia, non si poteva non vedere, anche se nessuno aveva osato chiedere altro, perché qui, a noi, diceva che era sterile, che non avrebbe mai potuto avere figli e che per questo soffriva molto. Ad altri aveva detto che ne aveva persi tre. Alessia era così raccontava, ma era tutta una vita che esisteva solo nella sua testa. Raccontava un sacco di bugie“.

E ancora: “Se noi avessimo saputo che in casa c’era la bimba sola, saremmo intervenute certo, io ho 4 figli piccoli, ma chi lo poteva sapere e chi poteva chiederle qualcosa senza avere il dubbio che stesse dicendo cose non vere”.

Insomma, un quadro che denota forse un forte disagio psichico nel quale versava la donna, che ora potrà essere confermato solo da una perizia psichiatrica che attesti il suo stato di lucidità.

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